Sciotto lascerà quanto prima la carica da presidente del Messina, si attendono semplicemente - si fa per dire - degli investitori che abbiano intenzioni serie e che possano garantire al club un futuro stabile.
Rispetto ai precedenti cambi societari, questa volta, la presidenza uscente lascia una base molto solida da cui ripartire: una squadra di calciatori con accordi pluriennali, un team manageriale competente e una situazione economica abbastanza stabile.
A parte alcune scadenze da adempire inerenti alla passata stagione, ovvero 300 mila euro per le ultime tre mensilità, la condizione piuttosto stabile del club, senz'altro favorisce chi vorrebbe investire nel Messina calcio.
È così scontato avere una base da cui ripartire?
In altre realtà calcistiche la risposta sarebbe assolutamente positiva, almeno nella maggior parte dei casi. A Messina invece, piazza storicamente controversa e spesso autolesionista, non è così scontato avere una società in buona salute pronta al passaggio di consegna ad un'altra proprietà. La storia insegna.
Da ciò che trapela, non si hanno particolari situazioni di debito. Questo può favorire sicuramente un maggiore interessamento vero l'acquisizione del club, il quale valore si aggira intorno ai 3 milioni di euro. Cifra assolutamente di riferimento, essendo che Sciotto ha chiaramente detto che in primis vuole individuare un interlocutore serio, prima di mettere nero su bianco delle cifre ufficiali.
Un Messina stabile sia economicamente che nel team di atleti e dirigenti è un patrimonio da tutelare assolutamente e da non gettare alle ortiche, soprattutto quando con tanta fatica si è raggiunta la permanenza in terza serie.
In caso di mancato cambio di proprietà, il Messina con Sciotto disputerebbe comunque la prossima Serie C, ma giocando nettamente al ribasso. Puntare sui giovani, vendendo qualche pezzo pregiato, ambendo unicamente ad una salvezza sulla carta molto difficile a tali condizioni.
Il futuro resta comunque incerto, ma questa volta, qualora qualche imprenditore volesse sbarcare dentro il mondo giallorosso, non troverebbe terra bruciata intorno a lui da cui costruire da zero. Un'inspiegabile rarità, chissà per quale motivo, all'interno di una piazza che vive di calcio come Messina.
Pietro Inferrera
Foto: ACR Messina Facebook
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