Attività dei Carabinieri: il report del 2024
- Maria Salomone
- 7 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Lo scorso anno, l'attività del Nucleo di Palermo e della dipendente Sezione di Siracusa si è svolta con una particolare attenzione al traffico illecito di beni archeologici e ai furti di beni culturali. Il report denota l'impegno speso dai Carabinieri.
Nel 2024, di successo è stato il contrasto al traffico illecito di beni archeologici, che ha registrato significativi successi attraverso cui è stato possibile recuperare ben 124 reperti archeologici.
Nello stesso anno, in aumento le denunce di furti di beni culturali (18) rispetto al 2023 (13), sebbene la maggior parte dei furti avvenuti in musei e biblioteche risalgono ad anni precedenti.
I luoghi più colpiti sono stati musei/pinacoteche/antiquarium (3); luoghi espositivi pubblici/privati e pertinenze (4); luoghi di culto (5); archivi pubblici/privati/ecclesiastici (1); biblioteche pubbliche/private/ecclesiastiche (1); luoghi privati e pertinenze (4).
La strategia messa in atto ha seguìto due direttrici fondamentali: l’attività di prevenzione mediante le molteplici attività ispettive e l’azione di contrasto sviluppata attraverso le indagini di polizia giudiziaria.
Nell'ambito dell’attività di prevenzione, sono stati 496 i controlli finalizzati alla sicurezza dei luoghi della cultura (musei, archivi e biblioteche) e delle aree archeologiche e/o tutelate da vincoli paesaggistici. Verifiche anche negli esercizi commerciali di settore, con numerosi controlli amministrativi in mercatini, fiere e antiquari, per il contrasto alla ricettazione di beni rubati.
I dati rilevati vengono incrociati con i dati presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la più grande banca dati di opere d’arte rubate al mondo.
Azione di contrasto sviluppata mediante indagini di polizia giudiziaria, d’iniziativa o su delega dell’Autorità Giudiziaria, finalizzate al recupero dei beni culturali trafugati e all’individuazione dei sodalizi criminali operanti nel settore.
Sono state deferite in stato di libertà 65 persone per diversi reati (prevalentemente nei confronti del paesaggio, danneggiamento, furto, ricettazione, contraffazione di opere d’arte), sequestrando beni culturali per un valore di oltre ottocento mila euro. I beni sono stati poi riconsegnati agli Enti regionali di tutela e chiese per garantirne la fruizione.
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