I consiglieri del gruppo Città Aperta di Barcellona chiedono chiarezza sulla motivazioni che hanno portato alla chiusura, dall’oggi al domani, del plesso scolastico di via Ettore Maiorana, che ospitava la scuola primaria dell’ex Istituto Comprensivo Militi, ora accorpato all’ I.C. Capuana.
“E’ stata una decisione – affermano i consiglieri Mamì, Campo e Sidoti – arrivata senza preavviso e senza adeguata comunicazione.
Cosa è accaduto? Quale grave evento può aver determinato un trasferimento d’urgenza di bambini in corso d’anno, con enormi disagi per genitori e insegnanti? Se, come si vocifera, le autorità sanitarie hanno dichiarato condizioni di inagibilità, ci chiediamo come sia possibile che queste verifiche non si siano fatte a tempo debito, durante l’estate, anche per salvaguardare l’incolumità della popolazione scolastica. Queste domande finora sono cadute nel vuoto.
L’amministrazione Calabrò tace e, nell’incuria generale, vengono meno i servizi essenziali e' una costante ormai: ci si accorge dei problemi quando ormai è troppo tardi per porre rimedio e allora si opta per cancellare, come è accaduto per il servizio di refezione scolastica, oppure per ridimensionare, come per gli scuolabus, o addirittura per chiudere, come nel caso di specie.
Ancora una volta si manifestano davanti agli occhi della cittadinanza gli effetti di una eterna mancata programmazione, di una mancata cura della più ordinaria manutenzione del bene pubblico; a discapito, in questo caso, dei cittadini più indifesi, i bambini, dei quali sembra non importare a nessuno.
L’ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno, di inadeguatezza e incapacità amministrativa. Chiediamo con forza che si faccia, nel più breve tempo possibile, quanto necessario per permettere agli alunni e agli insegnanti di riappropriarsi dei propri spazi e per restituire alla città un plesso di fondamentale importanza“.
La replica dell’amministrazione Calabrò
Il sindaco Pinuccio Calabrò e l’assessore alla pubblica istruzione Viviana Dottore, contattati per diritto di replica, hanno così risposto: “Spiace che ancora una volta chi fa opposizione utilizzi strumentalmente i bambini che invece rappresentano per l’amministrazione Calabrò proprio il principale motivo per il quale è stata disposta la chiusura del plesso di via Maiorana, per consentire lavori di manutenzione.
E’ del tutto evidente che nessun problema era stato segnalato in estate né alla verifica effettuata fino a quel momento.
E’ stata invece riscontrata umidità di risalita, dopo i tre mesi di chiusura estiva, situazione emersa in occasione del passaggio di consegne tra l’ex dirigente scolastico e l’attuale.
La giunta Calabrò ha concordato con la nuova dirigente dell’istituto scolastico Capuana, Carmen Pino, l’immediata verifica per valutare gli interventi indispensabili per tutelare gli alunni, i docenti ed il personale.
Ne è scaturita la necessità dei lavori di manutenzione che sono stati immediatamente disposti, così come è stata tempestiva anche la soluzione adottata dalla giunta per il trasferimento dei bambini.
Leggere i termini usati da Città aperta nei confronti dell’amministrazione Calabrò, i cui atti concreti ed i cantieri avviati sono sotto gli occhi di tutti quotidianamente, fa sorridere. Ancora oggi ci chiediamo cosa abbia prodotto quell’amministrazione di centro sinistra perché noi non ne vediamo traccia”.
Le precisazioni dell’I.C. Capuana
La dirigente Carmela Pino ha ribadito come, di concerto ed in piena condivisione di intenti con l’Amministrazione comunale, nei giorni scorsi ha disposto l’immediato trasferimento delle classi del plesso Ettore Maiorana al plesso centrale di Militi, che non ha comportato alcun disagio per alunni, docenti e genitori.
“Il trasloco di tutti gli arredi – ha dichiarato la dirigente – e la sistemazione delle nuove classi è avvenuto in un solo pomeriggio.
I ragazzi hanno concluso le attività mercoledì scorso alle 13 all’Ettore Maiorana e hanno ripreso giovedì alle 8,30 le attività nel plesso Militi.
In questo modo abbiamo consentito agli alunni, ai docenti ed a tutto il personale di poter lavorare in continuità di servizio in ambienti idonei così da non sottoporli ad alcun rischio per la salute”.
Salvatore Denaro
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