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Confisca di 300mila euro a imprenditore legato a Messina Denaro.




A Castelvetrano (TP), la Direzione Investigativa Antimafia ha effettuato la confisca di beni per un valore di 300mila euro ad un imprenditore di 37 anni operante nel settore delle scommesse, Carlo Cattaneo.

L’operazione ebbe inizio nel 2018 con l’’indagine denominata “Anno Zero”, nella quale diversi collaboratori di giustizia confermavano la congiunzione del condannato, per aver elargito soldi ai familiari del capo clan castelvetranese e all’organizzazione mafiosa, per mezzo di scommesse su siti di gioco on line. Lo stesso condannato esercitava illegalmente la movimentazione di denaro contante con il sistema “Skrill” per eludere la normativa antiriciclaggio.

Il giudice ne motiva l’arresto, in quanto il Cattaneo pur non essendo inserito nell’organico mafioso, di fatto provvedeva al sostentamento economico dell’organizzazione mafiosa.

La confisca effettuata comprende due società di capitale, una ditta individuale sul territorio di Palermo e Castelvetrano che operavano nel settore della ristorazione, servizi informatici e gestione di sale da gioco e scommesse, diverse auto e moto, un terreno e un appartamento sempre a Castelvetrano, diversi conti bancari, depositi bancari e una polizza assicurativa.

Questi beni erano già stati sequestrati su proposta congiunta del procuratore e del direttore della DIA, a seguito di un provvedimento cautelare anticipato già nel 2019.

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