Feti in boccia all'ex ospedale Vaccarella: la segnalazione dei residenti
- Maria Salomone
- 3 feb
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L’ex ospedale Vaccarella sarà in parte demolito e ricostruito per ospitare la Direzione Strategica dell'Asp. Verranno utilizzati fondi del Pnrr. La struttura diventerà anche sede di attività formative dell’Asp. Ad oggi, la ristrutturazione promessa non è stata messa in atto, ma è in programma.
A gennaio scorso, l'edificio era stato interessato dal crollo di un cornicione della facciata laterale; il blocco di cemento era caduto nella viuzza laterale. Le porte sono spalancate e l'accesso è, pertanto, possibile a chiunque e in qualunque momento.
L'Asp di Messina aveva tentato di venderlo, ma l’incertezza della destinazione d’uso - nonostante il contenzioso con il Comune di Milazzo durato 10 anni - ha funzionato da deterrente e ha fatto desistere i potenziali acquirenti.
Dopo la chiusura, alcuni ambienti sono stati dati in concessione all’Aias, che lì svolgeva attività di riabilitazione in regime di convenzione e, fino a qualche anno fa, c'era anche il Dipartimento di Salute mentale.
Ora che i lavori sono in vista, è emersa una storia vecchia di oltre cinquant'anni. Nella struttura, sono presenti feti immersi nella formalina e sigillati dentro barattoli di vetro che risalgono agli anni di attività del nosocomio cessata agli inizi degli anni ’70. Si troverebbero in quella che era la sala mortuaria.
Lo smaltimento non può avvenire "a cuor leggero" perché la “formalina” utilizzata per conservare i feti è una sostanza tossica. Dall'Asp, Giuseppe Cuccì dice che avvierà le opportune verifiche in vista della predisposizione degli opportuni interventi.
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