
Foto:La Sicilia
Antonio Presti, un nome che riporta subito alla memoria l’arte, in ogni sua espressione, la scultura, la pittura, la musica, la scrittura: in una sola parola “bellezza”.
E Antonio Presti ha fatto della sua vita una missione svolta al recupero della bellezza. Ogni luogo va visto in prospettiva, non bisogna limitarsi a ciò che si vede, ma a quello che potrebbe vedersi, prendere il brutto e trasformarlo in bello.
Ed è proprio questo quello che ha fatto a Librino (quartiere catanese), trasformandolo da brutto anatroccolo a bel cigno.
Su una parte del cavalcavia è stata installata la “Porta della bellezza”, e dall’altro lato una serie di fotografie che ritraggono i volti degli abitanti del quartiere, accompagnate dalle parole del Cantico delle Creature.
Trasformare Librino da zona sfavorevole a luogo degno di nota, una sfida riuscita facendo intervenire e far diventare protagonisti del cambiamento gli abitanti stessi, dai bambini delle scuole elementari alle persone di ogni età.
Gli studenti delle elementari e medie, attraverso il Fondo di Beneficenza dell’Intesa San Paolo, hanno potuto partecipare a laboratori didattici e formativi seguiti da giovani artisti e architetti selezionati all’interno della Fondazione Antonio Presti.
Grazie all’aiuto di questo fondo dedicato a bambini e ragazzi che versano in condizioni disagiate, è stato dato modo di prendere coscienza verso una nuova e più giusta prospettiva della vita, mettendoli in condizione di poter studiare. Perché la cultura è l’unica arma per abbattere le diversità e combattere la delinquenza e l’ignoranza
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