“Il mio terzo locale nel giro di undici mesi mi sta facendo acquistare non solo lo sprint e lo stimolo di quando era ragazzo ma è destinato secondo i nostri progetti a decollare sugli altri esercizi di cocktail bar e di carattere turistico - balneare, lungo il litorale di Messina e a diventare il locale più in voga”. Così, la punta di diamante della mixology siciliana Antonino Santoro annuncia la mission e l‘inaugurazione del suo “Mi Ritrovo Ammare” che sarà accessibile al pubblico da venerdì 2 agosto alle ore 19 si spera fino a ottobre in base al meteo, dopo ampie fatiche di restyling, nel villaggio Paradiso, accanto alla simbolica scalinata, dove i cittadini hanno da tempo individuato un posto familiare, quasi fosse la piazza sotto casa e dove si riesce piacevolmente a darsi appuntamento con gli amici guardando il mare. Ed in effetti lui si ispirerà alla fascinosa riviera nord per produrre la sua ricca lista di fresche miscele, con i must del momento e della sua brillante carriera: Arci che ha trionfato alla “Messina Cocktail Competition”, a base di bitter all’amarena Fabbri, granita limone, bibita allo zenzero e agrume e il suo cavallo di battaglia che è il Saigon al cetriolo, al mandarino ed altre varianti.
Santoro è stato insignito anche del premio di Professionista dell'Anno 2024 nell'Ospitalità italiana come Barman Abiprofessional. Lo shaker per lui è come uno scalpello che con le classiche movenze governa la fantasia e la creazione di opere d'arte, fatte di morbidezza e freschezza da distribuire poi ai suoi spettatori - degustatori.
Ce lo aveva anticipato a metà giugno, proprio durante la “Messina Cocktail Competition”, dove poi si è portato a casa il titolo di vincitore in barba ai giovani talenti della mixology presenti o comunque anche loro conosciuti, di spiccata ossatura nel modellare drinks per tutti i gusti e rodati nei locali “In” con stile Lounge bar dell’Area Metropolitana dello Stretto. Adesso, il bartender Antonino Santoro, che è un passo avanti non per questioni di età che ha sempre un certo peso in ambito lavorativo e per chi apprende e cresce dal contatto con la gente, sta completando il suo tris di attività con i soci degli altri due locali (Francesca Interdonato e Piero Nicolò), all’insegna di opere d’arte da bere e, tra l’altro, in una sede totalmente diversa rispetto a dove è abituato a gestire il suo reame cioè il centro urbano. Ad aiutare ai tavoli in questa nuova attività Gianluca Santoro, l'altro figlio di patron Nino, che ha lavorato per 15 anni nei lounge bar a Roma. Agganciando la riviera nord, “Mi Ritrovo Ammare” nasce dall’idea di modernizzare l’ex esercizio denominato “Il Professore” (che era gestito da Johnny Alleruzzo) che presentava una selezione di menù a base di pesce ma che aveva sicuramente bisogno di una svolta sulla carta dei cocktails e quale migliore occasione di avvalersi del maestro Nino Santoro? Il bartender di ogni locale di bar – pasticceria – ristoro che ha fatto la storia a Messina ha dunque rilevato insieme alla sua squadra manageriale (con cui condivide già “Mi Ritrovo” dallo scorso settembre e “Mela godo” dallo scorso aprile, gestito da sua figlia Deborah – pure lei brava barlady), la licenza commerciale e tutta l’attrezzatura dai predecessori mentre le mura restano ai fratelli Rinciari.
In funzione della tipologia di collocazione, “Mi ritrovo ammare” deve mantenere la sua vocazione marinara per cui si lascerà l’aperitivo rivolto ai piatti con prelibatezze ittiche ma non con impostazione da ristorante quindi un Cocktail Bar con offerta gastronomica fatta da ingredienti del territorio con pesce cotto e crudo ma anche stuzzichini gourmet quali l’arancinetto al pistacchio e al salmone, le barchette con i gamberi e altri tipi di pesce tipicamente fritto e braciolettine anche di carne. Nel comparto operativo in cucina ci sono lo chef Enrico e l’aiuto Gabriel.
Gli interventi di ristrutturazione hanno interessato la cucina che ora risulta abbastanza grande all’ultimo piano dell’immobile, una saletta al piano intermedio e lo spazio a pian terreno con un grande bancone bar a misura dell’esperienza del maestro Nino. L’allestimento terrà sempre conto della scalinata che viene arredata con i cuscinoni e tavolini bassi, oltre a quelli nella zona marciapiede antistante le scale.
Il mestiere di Santoro sa cogliere nel segno della movida messinese traendo spunto dalla destrezza e dalla forma di sicurezza che lo contraddistingue. Una quarantina di etichette di Gin Tonic arricchirà la carta delle specialità alcoliche ma ci sarà da scegliere anche per chi non vuole mix distillati ma solo freschezza alla frutta.
“Mi sembra di tornare ai vecchi tempi – dichiara Santoro -, non avevo questa sensazione da tanto tempo da quando ho avuto il mio primo vero lavoro al Septimo di Taormina a 20 anni oppure quando ero all’Estero o nella Laguna di Venezia in uno dei famosi hotel di lusso. Sto tornando giovane ed elettrizzato da questa nuova avventura. Cercheremo di rendere questo figlio fiero e noi di lui come uno dei locali più in voga, di cui tutti parleranno e che frequenteranno e ameranno”.
Il Generale dello Shaker Nino Santoro non comanda ma accarezza le sue materie prime per soddisfare le esigenze di chi vuole rilassarsi e divertirsi.
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