Il tempo scorre, ma ancora è tutto fermo in casa ACR Messina, questo è quanto trapela dalle ultime indiscrezioni. I giorni passano molto velocemente, soprattutto se si tratta di programmare la prossima stagione; inutile girarci intorno, un pò di allarmismo c'è, soprattutto da parte dei tifosi che vivono in una fase di stallo assoluto.
Mentre molte società si trovano ai nastri di partenza per organizzare la prossima annata, il Messina è ancora fermo ai box. La decisione di Sciotto di cedere il club non ha ancora attirato investitori interessati alla causa, e appunto per questo risulta essere tutto in stand-by.
Senza una nuova proprietà non si può costruire un nuovo entourage dirigenziale che allo stesso tempo provvederebbe a far prendere forma alla squadra; mentre l'attuale presidenza, al momento, non avrebbe alcun interesse nel costruire il Messina versione 2022/23 essendo ormai pronta al passaggio di consegna.
Alla luce di ciò, proviamo ad ipotizzare gli scenari possibili sul futuro del club giallorosso:
- NUOVA SOCIETÀ. Qualora Sciotto dovesse trovare acquirenti seriamente interessati, una nuova società prenderebbe forma. Nuova dirigenza? Nuovi calciatori? Nessuno lo sa.
Tutto dipenderà dalla capacità economica e dalla voglia di riportare il Messina in alto del nuovo gruppo, prerogative fondamentali per l'attuale presidente giallorosso, che dovranno essere presenti nel curriculum della proprietà che verrà. Una cosa è certa, la base da cui ripartire esiste: rosa calciatori abbastanza completa, staff manageriale serio e attaccato alla causa - vedi le parole di Pitino - e soprattutto una situazione economica stabile.
- PERMANENZA DI SCIOTTO. È così scontato che Sciotto lasci la barca? Stando allo stato attuale delle cose no. Non ci sono ad oggi offerte concrete per il Messina se non chiacchiere di circostanze velocemente tramontate come il sole a gennaio.
È possibile, che in caso di mancate offerte, l'attuale presidente del Messina rimanga alla guida del club, evitando però spese folli e giocando al ribasso.
Puntare ad una salvezza con dei giovani e provando a fare qualche plusvalenza con la vendita di pezzi pregiati; in poche parole evitare di spendere come quest'anno, ed evitare, ove possibile, pressioni mediatiche. Ipotesi al momento difficile e ambiziosa.
Se consideriamo che il Messina quest'anno ha raggiunto a malapena la salvezza con 3 milioni di euro di budget e con un sontuoso mercato di gennaio, un eventuale abbassamento delle pretese rischierebbe di far ricrollare il club nel dilettantismo.
Da una prospettiva più ambiziosa, se Sciotto in caso di permanenza dovesse affidarsi a gente competente - come ha dimostrato di essere Pitino - che sappia far quadrare i conti, dando valore tecnico alla rosa, e non fidarsi di sciacalli pronti a far terra bruciata intorno al club, il quadro generale potrebbe avere una stabilità.
Il Messina parteciperà al prossimo campionato di Serie C. Rimane da capire quale sarà l'asticella che si vorrà raggiungere ed eventualmente superare. La stagione appena conclusa insegna che potenzialmente sono pochi i punti che separano una salvezza per il rotto della cuffia da un piazzamento ai play-off (Picerno 10° con 50 punti; Messina 14° con 39 punti ndr), magari evitando le spese di quest'anno, che alla luce dell'esborso delle altre squadre poteva valere qualche piazzamento migliore in classifica.
Pietro Inferrera
Foto: ACR Messina Facebook
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