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Redazione

L’on. Pino Galluzzo incontra l’assessore Razza sul “monte ore” dei medici veterinari siciliani



L’on. Pino Galluzzo incontra l’assessore Razza sul “monte ore” dei medici veterinari siciliani. Si riapre una battaglia sposata, sin dal primo momento in Commissione Salute al Parlamento Siciliano, dall’On. Galluzzo, deputato all’Ars di Sarà Bellissima, che dichiara “Ho già incontrato l’assessore alla Salute Ruggero Razza, in merito al monte ore dei medici veterinari siciliani, inerente l’articolo 50 della finanziaria. Ho chiesto di avviare subito la contrattazione decentrata per arrivare alle 30 ore per tutti. L’assessore mi ha assicurato la sua piena disponibilità nell’avvio di questo percorso con i rappresentanti dei medici veterinari per risolvere la questione definitivamente, comunicandomi che era già in itinere questa fase di lavoro”.

L’obiettivo è di superare lo stop all’incremento orario medici veterinari specialisti ambulatoriali causato dalla decisione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, di deliberare lo scorso giugno l’impugnazione su 10 articoli della legge della Regione Siciliana n. 9 del 15/04/2021, recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2021. Legge di stabilità regionale", in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie della Regione Siciliana, violano gli art. 3, 81, terzo comma, 97,117, secondo comma, lettera e),l),m), e terzo comma, e 118 della costituzione.

L’art. 50 prevedeva che, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della citata legge, le Aziende del Servizio Sanitario Regionale e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia procedessero ad incrementare le ore di incarico a tempo indeterminato a ciascun medico veterinario specialista ambulatoriale interno, già titolare di incarico da almeno 5 anni, per il raggiungimento di almeno trenta ore di incarico settimanali per medico-veterinario. Nel dettaglio gli oneri derivanti dall’applicazione del presente articolo, qualificati in euro 7.883.103 su base annua, avrebbero trovato copertura sui fondi del servizio sanitario regionale, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

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