LIBERTY LINES, SEQUESTRO DA 184 MILIONI DI EURO

Dopo le intercettazioni choc registrate dalle cimici della Procura di Trapani, proseguono l’inchiesta e le indagini da parte della Guardia di Finanza su truffa, corruzione e violazioni nei servizi pubblici riguardanti la compagnia di navigazione Liberty Lines.

Un provvedimento pesante, quello eseguito dalla Guardia di Finanza di Trapani, che questa mattina ha dato attuazione a un’ordinanza del Gip nei confronti di sette figure apicali di Liberty Lines S.p.A., la principale compagnia di navigazione impegnata nei collegamenti con le Eolie.

Per tutti è scattato il divieto di dimora nei comuni di Trapani e Milazzo, accompagnato dall’interdizione temporanea dall’assunzione di incarichi direttivi in società o enti. Le accuse contestate, a vario titolo, spaziano dalla truffa ai danni dello Stato alla corruzione, fino alla frode nell’esecuzione di un servizio pubblico.

Parallelamente, il giudice ha disposto il sequestro preventivo delle quote societarie e dell’intero compendio aziendale: terreni, immobili, impianti, mezzi, imbarcazioni, crediti e liquidità. Un patrimonio stimato in circa 184 milioni di euro, già sottoposto a vincolo ablativo con un decreto della Procura trapanese datato 18 novembre 2025.

Secondo gli inquirenti, l’impianto investigativo avrebbe evidenziato un presunto meccanismo volto a ottenere erogazioni indebite da enti pubblici, aggirando obblighi contrattuali e prescrizioni di sicurezza previsti nelle convenzioni ministeriali. Elementi che, ora, saranno vagliati nelle prossime fasi del procedimento.

Nonostante il quadro giudiziario, la continuità dei collegamenti marittimi sarà garantita. La società opererà infatti sotto la guida di un collegio di amministratori giudiziari – due commercialisti e un avvocato – incaricati di salvaguardare il servizio pubblico e i livelli occupazionali durante l’intera fase cautelare.