Il Comune di Messina risulta essere tra le dieci città europee e l’unica città italiana insieme a Reggio Emilia ammessa a partecipare a seguito del bando pubblicato quest’anno ad un Progetto di scambio con un paese extraeuropeo con la città Kochi (India).
A seguito dell’ammissione, il Comune di Messina verrà gemellato alla città di Kochi per una cooperazione tra le due città durerà sino a settembre 2023. E’ il primo progetto di scambio che la città di Messina intraprende con un paese extra europeo e sarà utile per un ritorno di immagine. Il tema per il quale le due città sono state gemellate è quello del “Flood management”, ovvero la gestione e prevenzione delle alluvioni che anche a Kochi si verificano con una certa frequenza. L’attenzione degli uffici preposti alla valutazione delle application form si è infatti particolarmente concentrata verso il progetto “Mesmart”, ovvero sugli strumenti tecnologici di cui si è dotato il Comune di Messina per la prevenzione dei disastri naturali quali appunto le frane dovute ad alluvioni. Nella giornata di ieri, giovedì 24, si è svolta una video call di presentazione con la partecipazione dei rappresentanti del programma IURC e di tutti i Comuni ammessi al programma. Per il Comune di Messina ha partecipato una rappresentanza del Servizio Politiche Europee Pianificazione e Programmazione Strategica. Nei prossimi incontri verrà definito un calendario delle visite che si terranno nelle rispettive città e degli incontri da remoto nel corso dei quali verranno approfonditi gli argomenti inerenti l’individuazione e la gestione di nuove tecnologie a supporto delle azioni di prevenzione dei disastri naturali.
IURC (International Urban and Regional Cooperation) è un programma di cooperazione urbana e regionale internazionale, che offre l’opportunità per città o regioni europee di fare gemellaggio con città in Asia, Australia, America Latina e Nord America per uno scambio sulla sostenibilità e l’innovazione e per creare legami duraturi.
Le città e le regioni dell’UE possono cooperare attraverso il suddetto programma con oltre 300 governi locali e subnazionali e le loro parti interessate (imprese, mondo accademico, società civile) in una rete internazionale che comprende le Americhe (Argentina, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Messico, Perù e Stati Uniti), Asia (Cina, India, Indonesia, Giappone, Malesia, Repubblica di Corea, Thailandia e Vietnam) e Pacifico (Australia e Nuova Zelanda).
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