Mentre Franco De Domenico che si trova alla preparazione delle liste incassa l’appoggio del Partito Socialista, Germanà evoca l’unità reputandosi pronto a scegliere Messina rinunciando al Parlamento e Croce avanza, Basile ha presentato un’ altra lista composta da ben 21 donne su 32 candidati che sono: Carmela Allegra, Raffaele Allo’,Irene Antonuccio, Marisa Arena, Simone Bicchieri, Ivana Boscia, Francesco Caruso, Cosimo Celeste, Mirko Alessio Centorrino, Sonia Corrente, Nunzio Di Bella, Tamara Di Dio, Biagina Di Stefano, Antonio Donato, Valentina Duca, Leonardo Filippone, Stefania Formica, Rosaria Lembo, Maria Lo Presti, Caterina Merlino, Francesco Micali, Ketty Minutoli, Maurizio Morabito, Alessia Pietrafitta, Emanuela Radesi, Giusy Raffa, Vittoria Saraceno, Marzia Scilluffo, Noemi Solano, Gloria Spadaro, Giuseppe Sturiale, Nino Sturniolo.

Una lista che si contraddistingue per la presenza femminile e che si sottolinea nel comunicato essere una scelta di continuità con quanto fatto dall’ex sindaco Cateno De luca che nella sua giunta poteva contare sulla professionalità di ben quattro assessore. Da ultimo, una nota stampa giunge da Carlotta Previti in riscontro ai Cinque Stelle su dichiarazioni che, a suo parere, dimostrano un vuoto totale sia sui progetti già avviati dall’uscente amministrazione De Luca che sulla normativa a presidio degli investimenti pubblici. La stessa si chiede quando gli stessi abbiano concertato con l’INGV la realizzazione di un museo sui rischi naturali sul Parco Aldo Moro e soprattutto a quale titolo.
“ I consiglieri Cannistrà e Fusco siedono sui banchi del Consiglio da quasi 4 anni ma ignorano totalmente gli atti e i procedimenti amministrativi avviati da questa amministrazione - scrive la Previti - l’unico “atto proficuo” nell’ambito dei rapporti con INGV è la delibera n. 668 del 20.11.21 attraverso la quale è stata abrogata la clausola impeditiva del contratto di comodato d’uso che legittimava l’INGV ad esercitare il diritto di recesso unilaterale con formale preavviso di 60 gg senza nessuna giustificata ragione. Grazie all’abrogazione di tale clausola - continua- l’area è stata inserita in un programma di finanziamento FORESTA ME con l’importo di 2 milioni di euro e l’unica destinazione convenuta è “PARCO URBANO”.”
La Previti si riferisce al fatto che il Parco Aldo Moro è stato chiuso per oltre 50 anni e ipotizzare altri programmi, progetti e desideri comporterebbe la perdita di un finanziamento concesso, un conseguente danno e pertanto un’ipotesi di danno erariale perché Il progetto oggi è esecutivo e a giorni dovrebbe essere convocata una conferenza di servizi per i necessari pareri, i lavori saranno avviati entro giugno 2022.
Comments