
“La transizione ecologica è una grande opportunità ma sicuramente non può essere realizzata sulle pelle delle lavoratrici e dei lavoratori.
La questione della RAM e quella complessiva dell’Area Industriale di Milazzo e San Filippo del Mela va affrontata con un approccio nuovo capace di offrire una prospettiva di sviluppo per il territorio.
Non servono approcci intransigenti, ma la capacità di tenere insieme le ragioni del lavoro, dell’ambiente e della salute. Per questo motivo occorre porre le condizioni per avviare un confronto serio tra tutti i soggetti che rappresentano e tutelano, ogni giorno, esigenze diverse, spesso raccontante come contrapposte che invece non possono che considerarsi complementari, lavoratori, imprese, ambientalisti e amministrazioni locali, con il coinvolgimento del governo nazionale e di quello regionale devono parlarsi.
Qui si tratta del futuro di intere comunità.
Occorre costruire una prospettiva strategica capace di affrontare e superare la complessità di trasformazioni inevitabili con equilibrio e lungimiranza. Non servono provvedimenti calati dall’alto, come l’A.I.A. le cui prescrizioni rischiano di diventare alibi per eventuali dismissioni o delocalizzazioni. Serve un processo condiviso che sappia salvaguardare i posti di lavoro e apra, al contempo, una prospettiva di innovazione e riconversione, riducendo i costi sociali della transizione ecologica.
Ritengo fondamentale in questa fase attivare un tavolo che abbia una dimensione sovraterritoriale, che coinvolga gli enti locali, le rappresentanze sindacali, le forze ambientaliste e gli stakeholder del territorio (si pensi all’Università e ai CNR), ma al contempo serve un serio impegno della Regione e del Governo Nazionale che coinvolga non solo il Ministero della Transizione Ecologica, ma anche il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero del Lavoro e Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. È questa la direzione nella quale ci muoveremo”. Così l'On. Maria Flavia Timbro di
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