Josè Mourinho è il nuovo allenatore della Roma. La notizia che ha letteralmente infiammato il popolo giallorosso sancisce che il portoghese guiderà i capitolini a partire dalla prossima stagione.
La dirigenza giallorossa da aprile ha portato avanti in gran segreto la trattativa, che riporta in Serie A il tecnico che fu l'artefice principale del triplete conquistato dall'Inter nel 2010.
Come giocherà la Roma con Mourinho in panchina? Proviamo ad ipotizzare modulo e interpreti che sceglierà il mago di Setubal per la sua nuova avventura a tinte giallorosse.
La Roma è una squadra che in rosa possiede tanti giocatori offensivi che giocano sulla trequarti: tra cui Pedro, El Sharaawy, Pellegrini, Mikhitaryan, senza dimenticare il lungodegente Zaniolo, talento purissimo che rappresenta il futuro dei giallorossi e della nazionale italiana.
Il 4-2-3-1, il 4-3-1-2 o il 4-3-3 sembrano i moduli più ipotizzabili vista la presenza di numerosi interpreti in fase offensiva.
La dirigenza giallorossa è chiamata a fare grandi operazioni di mercato, nel momento in cui ingaggia un allenatore ambizioso e vincente come Mourinho.
I portieri sono i primi indiziati a partire, considerando la scarsa affidabilità di Pau Lopez e Mirante; la difesa con Spinazzola e Karsdrop sulle fasce, e il pacchetto centrale composto da Smalling, Mancini, Ibanez e Kumbulla è un reparto che se puntellato a dovere, può dare gradi soddisfazioni ai tifosi romanisti, magari con qualche innesto sulle fasce, considerando i frequenti problemi fisici accorsi quest'anno ai due terzini.
Il reparto con più qualità è sicuramente il centrocampo, dove Mourinho potrà sbizzarrirsi nello schierare diversi giocatori di elevata caratura tecnica.
La zona di campo che suscita maggiori perplessità è l'attacco, dove si cercherà sicuramente un erede di Dzeko che possa fare la differenza in fase realizzativa.
Ad ogni modo Roma con il suo amore verso la squadra della lupa è una piazza molto calda, i tifosi sono molto esigenti e hanno bisogno di uomini e professionisti che possano guidare la squadra di nuovo ai vertici del calcio italiano. Un simbolo che guidi l'esercito alla vittoria.
La storia insegna che la squadra giallorossa soltanto quando è stata allenata da tecnici carismatici, prendiamo come esempio Capello, ha saputo vincere. Certo, in quel magico 2001 i capitolini godevano di una rosa a dir poco stellare con calciatori del calibro di Totti, Batistuta, Cafu, Walter Samuel tanti altri ancora. Adesso la squadra non ha ovviamente la forza di quella che vinse il tricolore, ma questa volta in panchina siederà un allenatore vincente e con grande carisma. Magari basterà alla Roma per riavvicinarsi al top del calcio nazionale dopo varie annate deludenti.
La prima squadra in Serie A che attua il primo cambiamento è stata quindi la Roma con un colpo a sorpresa, i giallorossi con Mourinho in panchina possono sperare in un futuro con molte soddisfazioni.
Piero Inferrera
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