Succede veramente poco in campo tra Messina ed Avellino che ieri si sono affrontate per la quattordicesima giornata del girone C di Serie C, una partita scialba, finita per 0-1 in favore degli irpini grazie alla rete di Kanoutè.
Troppo poco questo Messina che ha comunque ha avuto di fronte una squadra dal valore indiscusso come l'Avellino, con una rosa non al massimo della condizione, su tutti Adorante e Vukusic in evidente affanno considerando gli acciacchi dell'ultimo periodo. Alla luce delle potenzialità delle due formazioni affrontatesi ieri il pareggio sarebbe stato un ottimo risultato per la squadra allenata da Eziolino Capuano, lo 0-0 tutto sommato non sarebbe stato un finale non conforme all'andamento della partita che ne è venuta fuori.
Il match soporifero ha messo a dura prova la resistenza al sonno dei 1270 spettatori presenti allo stadio, fortunatamente i tifosi sanno sempre come divertirsi soprattutto quando due schieramenti differenti sono storicamente gemellati come quelli di Messina e Avellino.
Un amicizia nata addirittura nel 1983, ma che gettò inconsciamente solide basi in precedenza quando il Messina avrebbe dovuto affrontare l'Akragas in campo neutro, la società giallorossa chiese ospitalità al Catania, ospitalità puntualmente rifiutata dalla società all'epoca presieduta da Massimino, a quel punto il Messina dovette giocare contro l'Akragas a Ragusa, praticamente a due passi da casa per i bianco-azzurri. Il karma esiste per tutti, infatti poco tempo dopo il Catania avrebbe dovuto giocare contro l'Avellino in campo neutro, questa volta il match si sarebbe disputato al Giovanni Celeste, il sindaco di Messina anche per solidarietà tra terremotati si gemelló con quello di Avellino, e durante Avellino-Catania di Serie A del 1983, 5000 tifosi accolsero i giocatori bianco-verdi con cori e striscioni, quella partita finì 1-1, ma quello fu il giorno in cui da un dispetto fatto dal presidente del Catania nei confronti del Messina, nacque una delle amicizia più vere e durature della storia del calcio.
Altri tempi, altro calcio, ricordi ormai sbiaditi che sono piacevolmente e nostalgicamente riemersi dopo un anonimo match di Serie C tra appunto Messina ed Avellino.
I ricordi ultratrentennali adesso devono lasciare spazio alla riflessione, perché il Messina perde un'altra partita e la classifica non sorride, adesso testa a Latina, prossima tappa di un cammino che ha come destinazione la permanenza in questa categoria.
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