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Pino Galluzzo sui beni abbandonati a Milazzo: ancora una volta arrivano le risposte per la comunità



Un incontro proficuo quello avuto lo scorso dicembre tra il Presidente della Regione Nello Musumeci, l’On. Pino Galluzzo e il sindaco di Milazzo Pippo Midili. Per la valorizzazione del  Borgo marinaro di Vaccarella, il Presidente della Regione, Nello Musumeci, ha disposto lo stanziamento di un milione di euro in favore del Comune di Milazzo per la realizzazione del Museo delle tradizioni marinare nei locali dell’ex Asilo Calcagno.

"La città di Milazzo è tenuta in grande considerazione dal presidente Nello Musumeci ed ecco infatti il nostro operato ed il recupero dell'asilo Calcagno - afferma Pino Galluzzo, il deputato di Diventerà Bellissima presente all’incontro, riferendosi ai beni abbandonati di Milazzo. - Ancora una volta dalla sinergia istituzionale arrivano le risposte per la comunità. E, ancora una volta il presidente Musumeci dimostra di tenere in grande considerazione la città di Milazzo.”

Il deputato di “Diventerà Bellissima”, esprime la sua soddisfazione per le risorse assegnate al Comune di Milazzo e plaude all’operato dell’Amministrazione guidata dal sindaco Midili che sin da subito ha puntato su una progettualità mirata per il recupero di beni abbandonati ma soprattutto su un percorso di rilancio della città.

L’ obiettivo dell’Amministrazione Midili, come annunciato, si è profuso con la sinergia e il lavoro congiunto dal funzionario comunale Nino Giardina, l’assessore ai lavori pubblici Santi Romagnolo e il sindaco Midili puntando a rilanciare la valorizzazione dell’intero borgo marinaro. La costruzione dell’Asilo Calcagno, che risale al 1903, è stata progettata dall’architetto Salvatore Richichi, già autore del Palazzo Municipale. La sua realizzazione è dipesa dall’impegno del senatore Giuseppe Calcagno, da cui prese il nome e che, era tra i notabili più rappresentativi a inizio Novecento nella Città di Milazzo. Strutturalmente è costituito dal piano terra sopraelevato rispetto al livello stradale e da un primo piano, mentre nella parte retrostante vi è una grande area non edificata di interesse archeologico, che confina con la via Santa Maria Maggiore. Il progetto, già esitato in conferenza di servizi, prevede il miglioramento sismico del fabbricato, con la sostituzione della copertura, la realizzazione di scale e ascensore, la ricollocazione dei pavimenti e tutta una serie di opere tali da consentire appunto la destinazione d’uso a Museo delle tradizioni marinare.




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