Randagismo, i volontari chiedono maggiore impegno alle Istituzioni
- Redazione
- 20 ott 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 21 ott 2024
Necessaria, tra gli altri, una informazione capillare sul terrorio
Una tavola rotonda, dal titolo "Randagismo: una piaga sociale", si è svolta lo scorso 18 ottobre nella Sala "Rappazzo" del Palazzo della cultura di Messina. Si è trattato di un proficuo momento di confronto tra Istituzioni, associazioni per la difesa dei diritti degli animali e volontariato spontaneo.
Organizzato dal Comitato Provinciale Difesa Animali e Ambiente, in collaborazione con l’associazione Animal lovers odv, il tavolo di discussione ha preso atto del carattere emergenziale del problema che vige in quasi la totalità dei 108 comuni dell’area metropolitana.
Al Tavolo Giovanni Giacobbe Giacobbe, psicologo e Garante regionale Diritti Animali Regione Sicilia; Massimiliano Minutoli, assessore “Dimora Animali, Volontariato Animali” - Città Messina; Michelangelo Restuccia, responsabile Benessere Animale, Lotta Randagismo - Città Messina; Flavia Raciti, volontaria L.A.V. Messina; Laura Girgenti, Consigliera nazionale e Responsabile regionale U.G.D.A.; Daniela Maccarrone, Comp. Direttivo E.N.P.A. Roma; Simona Foti, medico veterinario e specialista ambulatoriale, in rappresentanza del Dirigente Ufficio Igiene Veterinaria, Lotta Randagismo – ASP Messina. Ha moderato il dibattito la giornalista Maria Salomone.
In videoconferenza, sono intervenuti Angelo Collura (L.EI.D.A.A.), portavoce dell’On. Michela Vittoria Brambilla ed il sindaco di Messina, Federico Basile. Degli altri 107 comuni invitati hanno preso parte alla tavola rotonda soltanto Milazzo e Piraino, che non si sono sottratti al confronto a differenza degli altri risultati assenti pur avendo confermato la propria partecipazione all'evento.
Al centro, l’importanza della sterilizzazione mediante apposite campagne finalizzate a contrastare l’endemico fenomeno del randagismo che, soprattutto per i gatti, ha raggiunto dimensioni preoccupanti. È, altresì, emersa la necessità che i Comuni, almeno in parte, si dotino di apposite stanze sanitarie per sterilizzazione, ricovero e cura degli animali, sia nel pre che nel post operatorio.
Nel corso dell'incontro, si è riconosciuto il ruolo preventivo del microchip per i cani padronali quale metodo di responsabilizzazione dei proprietari per la prevenzione dell'abbandono. Si è, anche, discusso della necessità da parte di tutti i Comuni di ottemperare ai propri obblighi legislativi disposti da un quadro normativo completo ed esaustivo. Nello specifico, secondo la Legge nazionale 281/1991 - Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo - e la recente Legge regionale (L.R 15/2022) in materia, ogni Comune deve dotarsi di un'oasi felina e di un canile sanitario per permettere al servizio veterinario territoriale di assolvere ai doveri istituzionali.
Occorrono misure volte al contenimento di un fenomeno diffuso e destinato - senza gli adeguati provvedimenti - a divenire incontrollabile sull’intero territorio provinciale, con la piena e totale collaborazione delle associazioni operanti, la cui attività è fondamentale, come dichiarato dallo stesso assessore Minutoli. Il volontariato è presente in tutto il territorio dell’ex provincia e collabora fattivamente con le Istituzioni metropolitane, tenendo il più delle volte a sostituirsi alle Istituzioni stesse.
È, poi, emersa la necessità di attuare campagne per sensibilizzare la cittadinanza, iniziando dalla scuola primaria allo scopo di instaurare un rapporto positivo uomo-animale. Inoltre, si è detto che serve formare nuovi giovani volontari, giungendo, Infine, a richiedere alle pubbliche amministrazioni di incentivare le adozioni dei cani rinchiusi nei canili e così ridurre il costo sociale del loro mantenimento.
Il Garante, nel lodare l’organizzazione del meeting e per essere riusciti a mettere insieme così tanti enti ad uno stesso tavolo di confronto civile - cosa inusuale per il nostro territorio - ha promesso che farà tutto quanto in suo potere affinché tutti i Comuni si adeguino ed ottemperino a quanto richiesto dalla vigente normativa. D’altronde, come disse Mahatma Gandhi: "La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali".
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