Secondo l'accusa, gli imprenditori si facevano restituire dai lavoratori di alcuni supermercati parte della busta paga.
I 4 arrestati sono componenti di una famiglia imprenditoriale in vista nel comprensorio jonico. Oltre agli arresti, la Guardia di Finanza di Taormina, ai comandi del capitano Angelo Schillaci, sequestra 185 mila euro di somme rinvenute su conti correnti per auto riciclaggio attraverso l’acquisto di terreni. Ai domiciliari sono andati: Carmelo Saglimbeni (74 anni), Domenico Saglimbene (70 anni), Provvidenza Saglimbeni (49 anni) e Carmen Saglimbeni (43 anni).
Al centro degli accertamenti, la società Top Market. Il PM Stefania La Rosa, titolare del caso, aveva chiesto anche la misura cautelare per il consulente del lavoro, ma il giudice per le indagini preliminari Tiziana Leanza ha rigettato la richiesta.
Ad incastrare gli imprenditori, sarebbero stati dei pizzini, nei quali sono appuntati nomi e cifre che fanno pensare che i titolari si facevano restituire dai lavoratori parte della busta paga. Facendo leva sullo stato di bisogno dei dipendenti, poi, li vessavano con lavoro extra orario e nei giorni di riposo. Da quel momento sono partite le intercettazioni telefoniche, dove si è scoperto che i lavoratori hanno subito minacce e soprusi, chi non voleva starci sarebbe stato licenziato o mai assunto.
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