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Bertucci Emilio

Università di Messina, caso rimborsi: si dimette il rettore Cuzzocrea

Il magnifico rettore era finito al centro della querelle con un componente del senato accademico messinese che lo accusava di aver incassato rimborsi per “2 milioni e 217mila euro” tra il 2019 e 2023

Il magnifico rettore Salvatore Cuzzocrea si dimette dalla carica dell’ateneo di Messina e decade dalla guida della Crui.

Negli scorsi giorni Paolo Todaro aveva presentato esposti su alcuni rimborsi chiesti e ottenuti da Cuzzocrea tra il 2019 e il 2023 per un valore complessivo di oltre 2,2 milioni euro.


Il polverone che ha travolto l'ex rettore non si ferma qui: sono spuntati fuori anche pagamenti per un totale di 122.300 euro a favore della Divaga srl, azienda agricola con soli due dipendenti a Viagrande, nel catanese, la cui proprietà è divisa tra lo stesso Salvatore Cuzzocrea, all’80%, e la moglie Valentina Malvagni, al 20%. E di cui amministratrice unica è la mamma del rettore, Eugenia Maria Salvo, vedova di Diego Cuzzocrea, rettore dell’Ateneo messinese negli anni Novanta.


Una vicenda sulla quale si è concentrata l'attenzione anche della politica nazionale, con l'intervento del deputato nazionale Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera, con il quale ha richiesto l'intervento della ministra Bernini, a capo del Ministeri dell'Università e della Ricerca.



Le dichiarazioni del rettore dimissionario, Salvatore Cuzzocrea

«Non immaginavo che una parte, sia pure minoritaria, piuttosto che rappresentare le legittime perplessità o le diverse opinioni, con le modalità previste dai diversi regolamenti avrebbe dedicato tempo ed energie col solo fine di screditare l'immagine dell'Ateneo e del Rettore.
Un loro diverso contributo sarebbe stato più utile ed efficace se reso nella corretta dialettica istituzionale. Sono fiero di aver promosso l'acquisto di nuove strutture e l'ammodernamento di quelle esistenti».

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