Il Consigliere Comunale di Pace del Mela, Angela Bianchetti, da anni impegnata a tutela della Salute dei Cittadini e per la difesa dell'Ambiente nella Valle del Mela, che l’ha vista da ultimo impegnata, ahimè vanamente, contro l’installazione di un traliccio 5g nella zona di Tre alberi nel comune di Pace del Mela, ha comunicato alla stampa di essersi decisa a scrivere al Ministero della Transizione Ecologica per avere chiarimenti in merito all'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla Raffineria di Milazzo, chiedendo chiarimenti alla Direzione Generale del Ministero, per elementi non chiari dall'analisi del verbale della Conferenza dei Servizi. La nota inviata al Ministero della Transizione Ecologica, si concentra principalmente sulle prescrizioni sanitarie rilasciate dai Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela, che secondo quanto appreso, non sono state recepite nel Decreto AIA firmato dal Ministro e di cui la Bianchetti non comprende le dichiarazioni dei Sindaci dei Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela con le quali hanno chiesto al Ministero chiarimenti in merito. Il consigliere crede sia utile un approfondimento da parte dei Sindaci sulle pubblicazioni delle prescrizioni trasmesse perché la carenza o difetto di istruttoria, accertata nelle sedi competenti, porterebbe ad un potenziale annullamento del Decreto. “La barzelletta della paventata chiusura dell'industria petrolifera, ormai è vecchia e sa di naftalina, - afferma Angela Bianchetti- ogni volta viene emanato un provvedimento per normare i limiti emissivi, leggiamo le solite dichiarazioni rilasciate da chi dovrebbe tutelare i lavoratori ed invece sembra che tutela gli interessi del colosso industriale. Minacce di chiusure e pressioni che vanno a discapito dei cittadini che sono stufi e stanchi di continuare a subire emissioni inquinanti che hanno prodotto sofferenze e dolore”.
La Bianchetti sottolinea che alcuni limiti imposti dalla nuova AIA, sono il frutto di un ricorso presentato da alcuni comuni e dalle Associazioni Ambientaliste del territorio contro la precedente AIA e dalla verificazione disposta dal Tribunale Amministrativo Regionale perché nell'AIA rilasciata nel 2018 erano assenti diversi limiti fra cui quello per i COV del camino E10 oggi contestato dall'azienda, dai Sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela e dai sindacati, il cui naturale adempimento di Legge si applica anche ad altre Raffineria italiane e siciliane. La Valle del Mela che pretende di cambiare passo, iniziando quel percorso tanto decantato del risanamento ambientale e delle bonifiche, vorrebbe, secondo il consigliere, che l’industria presentasse il piano di investimento per il raggiungimento dei limiti prefissati in modo tale così da poter mantenere i livelli occupazionali ed imboccare la strada della Transizione Ecologica anche a beneficio del territorio. “Chi pretende deroghe o proroghe, indirettamente ancora una volta, chiede la condanna di un territorio martoriato, massacrato, vittima di una scelta scellerata del passato. - Afferma la Bianchetti - E' altresì incomprensibile, oltre all'assenza della Regione Siciliana, la dichiarazione del Rappresentante della Città Metropolitana di Messina, che ha chiesto di predisporre una analisi costi/benefici e uno studio di fattibilità concedendo anche una deroga. E' terminato il tempo - conclude Bianchetti- delle deroghe, proroghe, monitoraggi effettuati dalle industrie, studi di fattibilità, analisi costi/benefici”.
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