Al consiglio comunale aperto tenutosi giorno 11 febbraio a San Filippo del Mela (Me) per ridiscutere del futuro della RAM, in seguito all’approvazione della nuova AIA, hanno preso parte i consiglieri comunali, il sindaco del comune, Gianni Pino ed invitati oltre i deputati regionali e nazionali, il Sindaco di Milazzo, Pippo Midili, la Raffineria di Milazzo, Sicindustria e i sindacati. Nel corso del consiglio hanno avuto parola anche le associazioni e i comitati ambientalisti della Valle del Mela. Samadhi Lipari del Comitato no inceneritori- nella Valle del Mela in un’intervista nel fare presente di essere favorevoli alla continuità della produttività dell’industrie nel rispetto della legge, dichiara che le associazioni e i comitati si battono affinché tutti i comuni dell’Area Sin e Aerca vengano inclusi in un tavolo permanente nella riprogrammazione produttiva del territorio sia da un punto di vista ambientale delle bonifiche che da un punto di vista sociale - lavorativo. E seppure da quest’ultimo incontro le Associazioni e i comitati non sono arrivati a nulla di certo continueranno pretendere di essere considerati portatori di interessi diffusi del territorio della Valle del Mela, chiedendo che decine di migliaia di persone non rimangano senza rappresentanza perché mai dovrebbe accadere che due comuni traccino il destino di otto. “Già una volta, qualche anno fa, - scrivono in un comunicato - la Valle del Mela si è trovata a fronteggiare una multinazionale della spazzatura, la A2A, e ha vinto. Adesso è il momento di mobilitarsi di nuovo. Bisogna dire alla RAM e ai questuanti di voti che gli impianti possono rimanere aperti, ma devono rispettare la legge, comprese le eventuali prescrizioni sanitare. La legge, si sa, è uguale per tutti. Bisogna poi, compito tanto più difficile quanto necessario, costruire un percorso di democrazia territoriale, in cui le istituzioni locali, -i sindaci in primo luogo, insieme ai portatori d’interessi diffusi - quindi anche le organizzazioni dei lavoratori, decidano insieme sul futuro a medio e breve termine del polo industriale, ovvero del territorio”.
Con le elezioni regionali a circa un anno, sarebbe giusto calcolare secondo le Associazioni e i comitati anche le decine di migliaia di persone e le segreterie dei sindacati confederali, che gestiscono la vertenza RAM e che dovrebbero considerare come unica via gli investimenti in innovazione e ambientalizzazione come quelli necessari a rispettare un limite che secondo l’azienda sarebbe irraggiungibile costringendola alla chiusura.
Intanto oltre la Raffineria e i sindacati un delegato delle Associazioni potrà prendere parte al tavolo al Mise voluto dalla senatrice Barbara Floridia programmato per il 17 febbraio a Roma con la vice ministra Todde e il ministro Cingolani.
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