top of page
Redazione

Barresi: lavoratori e utenti siciliani nel braccio di ferro tra Regione e vertici del Cas



Le recenti vicende che riguardano il Cas ed in particolare quelle inerenti il provvedimento del dirigente generale del Dipartimento delle Infrastrutture, Fulvio Bellomo, del 6 luglio 2022, di decadenza del consiglio direttivo e nomina di uno o più commissari per la gestione dell'ente, per l'immediata adozione del documento contabile e per la ricostituzione dell'organo di amministrazione decaduto, hanno determinato una reazione nel segretario generale della Uiltrasporti, Michele Barresi, il quale non può che constatare che, nel mezzo di un braccio di ferro inconcepibile tra Regione e vertici del Cas rimangono lavoratori e utenti siciliani. 


Per questo, pur restando al di fuori dalle diatribe inerenti i giochi di poltrone e di incarichi politici, i sindacati si dichiarano pronti alla protesta se necessaria per proseguire il percorso di rilancio intrapreso nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini.


Il segretario non nasconde che da anni la Uiltrasporti Sicilia con le altre OOSS si e’ intestata una battaglia per trasformare il carrozzone politico che gestisce le nostre autostrade in un’azienda che rilanci il servizio in sicurezza e rispetti i diritti dei lavoratori . 


Abbiamo ottenuto il riconoscimento del contratto di categoria per tutti i dipendenti, si e’ svolto un concorso per le prime assunzioni come esattori, piccoli ma importanti passi avanti dopo oltre dieci anni di immobilismo. - Sottolinea Barresi- Forse, una parte della solita politica regionale oggi pensa di poter continuare a mettere le mani sul Cas, dimenticando che le autostrade siciliane sono un bene comune e un’azienda di pubblico servizio rischiando di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi dal sindacato.


Restiamo fuori pertanto dalle diatribe inerenti i giochi di poltrone e di incarichi politici, ma pronti alla protesta se necessaria a proseguire il percorso di rilancio intrapreso nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini.” Conclude Barresi.

Comments


bottom of page