“Bivacco in Parlamento” è la frase del contendere, senatrice Musolino vs sindaco Basile: "Grave offesa e opere ferme al palo"

"Il sindaco di Messina ripassi la storia e si ricordi che ricopre un ruolo istituzionale". Lo scontro verbale tra la senatrice Dafne Musolino e il sindaco del Comune di Messina prosegue senza sosta. Adesso l'esponente parlamentare è pronta a riferire sulle offese arrecate da Federico Basile

La senatrice è un fiume in piena e si attiene alle leggi per spiegare e definire il comportamento del sindaco di Messina in merito ai toni e ai temi esposti contro di lei. a cominciare dalla sua espressione “bivacco in Parlamento” che "costituisce una grave offesa alle istituzioni repubblicane e non comprenderlo è ancora più grave di averlo detto".

Spieghi piuttosto alla città come mai, dopo sette anni di amministrazione ininterrotta e una messe di finanziamenti per milioni di euro, tutte le opere annunciate sono ancora ferme al palo. Dove sono le opere finanziate con i fondi già ottenuti? Dove sono le condutture idriche per eliminare le perdite? Dove sono le strade asfaltate? Perché sono stati acquistati pochi alloggi e costruito nessuno per le aree di risanamento?

È inutile che il sindaco si rifugi dietro insulti e insinuazioni, unico tema nel quale si sta dimostrando fin troppo capace. La verità è sotto gli occhi di tutti i messinesi: interi quartieri continuano a non avere acqua e se ce l'hanno è solo per poche ore.

Le strade sono distrutte e saranno ancora peggio quando inizieranno a circolare i camion con le terre di scavo dei cantieri del Ponte. Sui fondi Pinqua, poi, basta richiamare i suoi stessi trionfali proclami del passato per misurare la distanza tra le promesse e la realtà, anche se capisco sia più facile insultare.

Inutile che continui a lanciare provocatori inviti a un confronto, sferrati con una violenza verbale che annichilirebbe chiunque volesse davvero confrontarsi sui temi. Il sindaco le risposte le deve dare alla città che paga la sua indennità di funzione (così si chiama lo “stipendio” di un Sindaco”).

Ora vista l’indole refrattaria di questa amministrazione a fornire risposte, la pervicace negazione della realtà e soprattutto la violenta reazione con la quale si rivolge a chi osa chiedere chiarezza, rivolgerò al Governo e agli organi competenti le mie domande con apposite e dettagliate interrogazioni parlamentari.

Vediamo se questo Sindaco si rifiuterà anche di rispondere allo Stato!