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Borgonovo ha presentato a Messina il suo libro “Conservare l’anima. Manuale per aspiranti patrioti”



Una numerosa platea, inclusa la sottoscritta, ha partecipato attivamente oggi alla rassegna nazionale “Messina e il Giornalismo, incontri a tu per tu con Giornalisti Scrittori”, ideata e curata dal giornalista e portavoce parlamentare messinese Antonio Ivan Bellantoni in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Messina, la Camera di Commercio di Messina ed il Gruppo Editoriale “GDS Gazzetta del Sud-Giornale di Sicilia” quale media partner. Presente il giornalista e saggista italiano Francesco Borgonovo che, con l’occasione di presentare il suo nuovo libro, dal titolo “Conservare l’anima”. Manuale per aspiranti patrioti (Lindau), ha conversato col pubblico, su diversi concetti posti alla base del suo pensiero. Prendendo spunto dalla prefazione, voglio esprimere il mio punto di vista su due domande sorte nell’immediato dopo averla letta e che, potrebbero dare, secondo il mio parere, l'imput giusto ai lettori ad interessarsi al punto di vista del giornalista, e precisamente mi sono chiesta se la parola Patria sia una parola proibita perché il mondo globalizzato cancella ogni confine, e subito dopo, se la salvaguardia del patrimonio lasciatoci in eredità può mantenere viva l’anima del popolo italiano. Mentre sulla prima aspetto di leggere tutto il libro prima di rispondere, sulla seconda, non nascondo che, dopo averne capito il senso, si percepisce la considerata proposta a recepire le parole di Marcello Veneziani e ripensare ad una ribellione conservatrice e il tutto, senza negarlo, in una finta libertà, dove, secondo le parole del giornalista, Dio, Patria e Famiglia sono tre concetti legati indissolubilmente e dove, a tenere insieme il corpo allo spirito ci sono i legami d’amore, di gratuità e di dovere.

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