Caparezza torna con un nuovo disco, in uscita oggi, dal titolo “Exuvia”, termine che indica ciò che resta dell'esoscheletro dopo la muta di un insetto.
Un lavoro "estenuante, l'album più difficile degli otto che finora ho realizzato, perché ce ne sono altri sette con cui fare i conti e perché strada facendo gli argomenti diventano pochi e la voglia di portare qualcosa alle orecchie di altre persone si indebolisce. Ma a me non interessano i dischi belli, piuttosto quelli che hanno anima e sentimento autentico".
"Quando osservo i miei video, quando ascolto le mie canzoni, quando rileggo i miei testi penso sempre che non mi appartengano più, come un'exuvia".
Il disco celebra il rito di passaggio, la personale trasformazione del rapper pugliese, la sua nuova pelle, il viaggio dal passato al presente per riannodare i fili e assolversi. L'album è pieno di citazioni tra arte, cinema, letteratura e di contrasti personali e artistici. "Ci sono Beethoven e i Talk Talk che vanno a braccetto, c'è il Fellini incompiuto e i cartoni animati, c'è la mia tendenza all'introversione e la necessità di essere sotto la luce dei riflettori".
Exuvia contiene 14 brani scritti, composti, prodotti da Caparezza e mixati da Chris Lord-Alge. "Ognuno è una riflessione sul mio passato, sul mio presente e sul mio futuro e racconta passi avanti, passi falsi, passi indietro", ha detto il cantante presentando il disco ai giornalisti con una passeggiata virtuale in una foresta immaginaria, "Rappresentano il percorso di un fuggiasco che evade dalla prigionia dei tempi andati. Ed è questo il legame con il disco precedente: lì fuggivo da una prigione mentale. Exuvia parte dal momento dell'evasione e la foresta è davanti a me, pronta ad accogliermi, un luogo dove perdersi e ritrovarsi. Mentre lo realizzavo ho pensato che potesse essere il secondo capitolo di una trilogia: prigionia, fuga e poi libertà. Mi lascio una finestra aperta, vediamo cosa ci farò".
Comentarios