Giornata della Legalità, deposta la corona d'alloro presso la Terza Municipalità di Messina
- Maria Salomone
- 9 ore fa
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La mafia è l'incapacità della società di reagire. La Terza Circoscrizione di Messina reagisce a questo stato di cose e lancia un segnale di continuità nella difesa della legalità.
Celebrata nel villaggio Sant’Annibale, a Bordonaro, la Giornata della Legalità promossa dalla III Municipalità di Messina in sinergia con la Parrocchia Madonna delle Lacrime.
L’evento è stato coordinato dall’Avv. Silvana Paratore, esperta di politiche sociali, che ha dichiarato come sia particolarmente significativo che le commemorazioni riguardino iniziative in cui ad essere protagonisti sono gli studenti, perché ad essi vanno trasmessi quei valori di legalità e di memoria civile utili a costruire una società più giusta.
"La mafia – ha aggiunto la Paratore ricordando le parole della vicepresidente nazionale di Libera - non è più riconducibile agli episodi delle sparatorie di un tempo, ma oggi è un sistema organizzato che opera in rete infiltrandosi nella quotidianità di tutti i campi". Accadono, a volte, cose che ci sembrano distanti ma che si verificano nella nostra realtà per cui diviene fondamentale segnalare qualsiasi comportamento sospetto o illegale anche se apparentemente insignificante per smascherare attività mafiose e mai essere complici del silenzio.
"L'antimafia – ha ribadito la Paratore - è una questione di cittadinanza, di senso civico e di impegno quotidiano". Ad intervenire, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore al decentramento, Antonino Carreri, che ha portato i saluti del sindaco di Messina, Federico Basile, impegnato all'estero. Il politico ha spiegato che è nostro dovere tener vivo il ricordo, la memoria di coloro che hanno dato la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata. "La cultura della legalità – ha aggiunto - si costruisce con l’esempio e con l'educazione".
A seguire il presidente della III Municipalità, Alessandro Cacciotto, ha ricordato come L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, intende stimolare riflessioni profonde sui fenomeni mafiosi, evidenziando l’importanza del contrasto culturale alla criminalità organizzata e della trasmissione intergenerazionale dei valori della legalità.
Presenti all’evento i consiglieri Mario Barresi; Alessandro Geraci; Sebastian Romeo; Andrea Fria; Giuseppe Coglitore; Nunzio Signorino; Giovanni Veneziano. La Giornata della Legalità si celebra il 23 maggio di ogni anno (che per evitare concomitanza di eventi la commemorazione è stata anticipata di un giorno) per ricordare le vittime della mafia e particolarmente la strage di Capaci, in cui morirono il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
È intervenuta anche la viceprefetta di Messina, la dott.ssa Roberta Mancuso: "Giovanni Falcone e Paolo Borsellino - ha dichiarato - sono grandi esempi morali per i giovani e per tutta l'Italia, esempi di passione civica, di senso delle Istituzioni, di abnegazione e spirito di sacrificio".
Sottolineata la valenza altamente educativa della giornata, un’occasione per far comprendere ai ragazzi presenti quanto sia fondamentale crescere con un forte senso civico, di responsabilità e giustizia per divenire persone affidabili, credibili e corrette verso l’intera comunità.
Presente il vicecomandante della Stazione dei Carabinieri di Bordonaro, il maresciallo Riccardo Agresti, ed il comandante della Polizia municipale di Messina, Giovanni Giardina.
Dopo la lettura della nota storica della Giornata, la corona d’alloro benedetta in Chiesa da Padre Giuseppe Di Stefano è stata deposita sotto la targa toponomastica dedicata al magistrato Giovanni Falcone. "Capaci è una parola bellissima – ha dichiarato il parroco della Chiesa Madonna delle Lacrime - e non certamente perché si tratta di un luogo noto per la terribile strage di cui si fa memoria quanto per il contenuto dell’aggettivo che porta in sé la bellezza, i sogni, i progetti, i grandi ideali e la passione per la vita, per la giustizia e per il rispetto e il bene di tutti.
Occorre “essere capaci” e rimanere fedeli a noi stessi anche quando ci vengono voltate le spalle. Essere qui – ha concluso il parroco - è un atto d’amore e di verità verso chi siamo e chi vogliamo diventare, verso Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, il Generale Dalla Chiesa, Peppino Impastato, Rocco Chinnici e i tanti martiri della legalità.
Sui progetti, portati avanti nelle scuole, sono intervenute le dirigenti scolastiche, le prof.sse Grazia Patanè dell’I.C. "Albino Luciano" ed Ersilia Caputo dell’I.C. "Giovanni Xxiii". Presenti gli studenti delle classi 4° A della primaria Pirandello e 1° D della scuola secondaria di primo grado Manzoni Dino e Clarenza accompagnati dalle docenti Concetta Minuto, La Monia Loredana, Cambria Gianfranco, Sanpietro Angiolina.
L’evento si è concluso con la lettura, a cura dell’avv. Paratore, della preghiera dedicata a Giovanni Falcone: “Possa il suo spirito ispirare sempre più persone a non arrendersi di fronte alla corruzione ed alla criminalità. Amen”.
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