Commemorazione sobria molto sentita, oggi, al Palazzo del Governo di Messina in occasione del "Giorno della Memoria". La ricorrenza, istituita dall'ONU e riconosciuta dal legislatore italiano con L. n° 211 del 2000, ricorda l'anniversario dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz. La volontà è quella di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un evento tragico affinché fatti simili non si verifichino più». A dirlo la Prefetta, Dott.ssa Cosima Di Stani, la quale ha ringraziato per la loro presenza gli ospiti e i parenti delle persone che nell'ultimo conflitto mondiale furono deportate (più di 6 mila) nei campi di concentramento nazisti. Ai deportati, nel corso della cerimonia, è andato il riconoscimento all'onor militare e civile per avere rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò e ad altre formazioni.
Presenti all'evento i vettori delle Forze Armate; il sindaco di Messina; i sindaci di Milazzo, San Salvatore di Fitalia, Acquedolci, Taormina, Ficarra, Sant'Angelo di Brolo; la Rettrice dell'università di Messina; Silvana Paratore, vicepresidente nazionale ANIOMRID.
La Giornata di rilevanza mondiale «ci impone di ricordare i milioni di ebrei, ma anche i testimoni di Geova e gli omosessuali – ha sottolineato la Di Stani - che sono stati vittime di discriminazioni. Come ci ricorda il Presidente della Repubblica: "Non è soltanto una ricorrenza, ma un invito costante e stringente all'impegno e alla vigilanza”.
«L'impegno – ha proseguito la Prefetta - deve essere rivolto ad alcuni temi: l'indifferenza significa girarsi dall'altra parte. I rigurgiti di antisemitismo sono ancora nelle svastiche e negli striscioni fascisti allo stadio. Poi, la tentazione dell'oblio avuta dai sopravvissuti che non avevano il coraggio di parlare. Oggi, il rischio che corriamo è di cancellare la memoria della Shoah». Nelle parole della Prefetta anche una menzione speciale a Liliana Segre nelle parole che è solita esprimere ai ragazzi: "Quando vedete vitelli e maiali pensate che io sono stata una di quei vitelli e maiali. Sono stata vittima dell'indifferenza".
Le medaglie d'onore, coniate dalla Zecca dello Stato ed istituite con Legge n. 296/2006, sono state consegnate - nell'ordine - ai familiari più stretti di Vincenzo Bognanni; Carmelo Batia; Giuseppe Lipari; Domenico Mollura; Giuseppe Scanu; Vincenzo Segreto; Antonino Vitale; Michelangelo Ventura. Di ciascuno, cittadini della provincia di Messina, è stata brevemente raccontata la dolorosa storia della deportazione vissuta nei lager nazisti ed è stato narrato il periodo di lavoro cui furono obbligati per sostenere l’economia di guerra. Il silenzio di tutti i presenti è stato rotto dagli applausi a sostegno dei familiari in preda alla commozione.
All'esito della cerimonia, Cosima Di Stani ha concluso il proprio intervento lanciando un sentito e forte monito: «La peste si è spenta, ma l'infezione continua a serpreggiare. Dunque, per questo è importante continuare a ricordare».
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