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I volontari della Chirone di Messina hanno ancora negli occhi l’Africa e coltivano la speranza



I volontari dell’Associazione Chirone onlus di Messina hanno ancora negli occhi l’Africa, coltivano la pianta della solidarietà  e aspettano che il fiore della speranza sbocci. Di rientro dalla 46ª missione, la prima dopo la pandemia, compiuta a Tulear (Madagascar), nel corso di una conferenza che si è svolta ieri mattino a Palazzo d’Amico di Milazzo, patrocinata e sostenuto dal Cesv di Messina e dal Comune di Milazzo, i volontari hanno reso partecipe la collettività esprimendo un messaggio profondo di umanità ai giovani affinché possa essere tracciata la strada maestra e l’Associazione possa avere un futuro migliore e magari contribuire oltre che a missioni sanitarie anche alla costruzione di pozzi d’acqua con l’ausilio del fotovoltaico, quale prossima sfida per l’associazione. Le condizioni sanitarie e di vita in molti paesi sottosviluppati, il cosiddetto sud del mondo, nulla lasciano ben sperare se non l’opera missionaria della Chiesa Cattolica coi centri Ecar. Anche in Italia non sono rari i casi di criticità, certo seppure non lontanamente paragonabili, la Repubblica, quella vera dovrebbe preservare per bene il diritto alla cura, quanto il rispetto e la dignità dei medici che sul campo svolgono il loro lavoro è  non salvaguardare limitatamente quello del “ricettaro”, si potrebbe così,  ambire ad un ritorno ai tempi belli della sanità pubblica, e non dover subire frustranti condizioni retroattive ai livelli raggiunti, non a caso notevoli problematiche vengono riscontrate nella provincia di Messina per la mancanza di medici nelle strutture pubbliche anche di primo soccorso come nelle ambulanze, toccando il culmine nel corso della pandemia ma anche in svariati casi di recente malasanità.

Pur essendo medici, i volontari della Chirone, rientrati dalla missione sanitaria gratuita e volontaria, compiuta a Tulear (Madagascar), non nascondono di aver dovuto livi svolgere compiti da tecnici, infermieri e portantini. Oggi, nel corso della conferenza erano presenti i veterani e costanti missionari quali il presidente dr. Antonino Rizzotti, il medico anestesista-rianimatore dr. Giovanni Chillè in quiescenza dall’Università di Messina e con loro, il giovane volontario Federico di Mento

Nel discorso introduttivo il presidente ha parlato di quest’ultima esperienza missionaria, ripresa dopo il fermo pandemico conferendo le forti emozioni provate coi compagni di viaggio nello svolgere l’attività clinico-chirurgica oftalmologica volontaria e gratuita e di progettare future missioni benefiche solidali.  Soddisfacenti sono pertanto i risultati ottenuti in questa missione che, si è svolta presso il poliambulatorio della Clinique Ecar Betela Tulear, diretto da Soeur Viviane, grazie anche all’implementazione chirurgica che ha permesso di oltrepassare le previsioni, con l’esecuzione di 35 operazioni di attività clinico-chirurgica oftalmologica (cataratte e glaucoma) piuttosto che 30. 

Nel corso della conferenza il dr. Giovanni Chillè ha ricordato come i sacrifici svolti nel corso degli anni nell’associazione, abbiano portato il compianto sig. Giacomo Caprí, nel 2010 ad assumere la carica di cittadino onorario della città di Freetown in Sierra Leone, contribuendo, grazie al frutto della sua opera, nel 2013, al grande riconoscimento internazionale Outstanding Humanitarian Service Award Soi (Società Oftalmologica Italiana),  con cui l’associazione è stata insignita e al riconoscimento nel 2021 del premio Gran Galà in Tv di Telespazio. 

Il Chirone è una libera associazione senza fini di lucro  e vuole essere strumento organizzativo per quanti sentono il bisogno di concretizzare la solidarietà con uomini e popoli provato dal sottosviluppo e dall’emarginazione, con l’apporto di volontari, il cui tramite è essenziale per realizzare una sinergia tra le persone, associazioni professionali e di volontariato, aziende produttive ed enti locali. In un video messaggio, Mons. Cesare Di Pietro dell’Arcivescovado di Messina ha contribuito dedicando delle vivide parole di fraternità cristiana e di speranza per i futuri sviluppi dell’associazione.

L’Associazione di volontariato Chirone, si costituisce a Messina nel 1989 con lo scopo di dare assistenza sanitaria gratuita agli immigrati, per lo più clandestini in quel tempo. Con lo scopo di ampliare le conoscenze sui paesi di provenienza degli extracomunitari, si organizza nel 1992 la prima missione sanitaria umanitaria nei campi profughi della R.A.S.D. nel sud dell’Algeria. Da allora l’Associazione di Volontariato Chirone di Messina ha festeggiato i primi 20 anni di attività organizzando missioni umanitarie internazionali, in Eritrea, Nicaragua, Ghana, Kenya, Iraq, Costa d’Avorio e Madagascar.

Grazie a donazioni, l’Associazione possiede strumenti per poter mettere su un ambulatorio oculistico e preparare la sala operatoria in poche ore. Tutto il materiale di consumo, il cui valore si aggira sui 25 mila euro per missione, è frutto di donazioni di ditte farmaceutiche; il costo del viaggio è sostenuto dal contributo del 5 per mille e da fondazioni benefiche, di cui la Fondazione Bonino-Pulejo di Messina è il main sponsor, mentre l’attività dei volontari è gratuita. 




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