Maehle: “Non avevo nessun dialogo con Gasperini. Con lui mi sono sentito un numero, non una persona”
- Redazione Telespazioplay
- 5 set 2023
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Joakim Maehle, ex terzino dell’Atalanta, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa dal ritiro della Danimarca rivelando alcuni retroscena sui metodi di allenamento di Gasperini. Il mister della Dea è stato definito come una sorta di ‘dittatore’ e spesso utilizzava il suo potere da allenatore per influire più del dovuto sulle abitudini fuori dal campo dei suoi calciatori, risultando spesso troppo invadente.
Maehle, le parole in conferenza stampa su Gasperini
Maehle ha spiegato in conferenza i motivi per cui ha deciso di lasciare l’Atalanta per andare al Wolfsburg: "Gasperini decideva su tutto e noi calciatori non avevamo alcuna libertà. Non potevi mai goderti le belle giornate perché vivevamo sempre all'interno del centro di allenamento". Il calciatore ha fatto intendere di aver vissuto per più di due anni in una sorta di prigionia sportiva: "Non ci era permesso di tornare a casa. Anche quando facevamo una doppia seduta di allenamento ci diceva di rimanere al centro sportivo la notte”.
Nella conferenza stampa, Maehle, ha descritto in maniera molto negativa la gestione Gasperini: “La gestione del mister era basata sulla paura, con lui non ti senti una persona, bensì un numero. Anche perché non hai alcun tipo di dialogo con l'allenatore". Maehle non si è fermato qui, aggiungendo ancora particolari dell'allenatore: "Può arrivare a tormentarti per cose banali. Come nel caso del mio ex compagno di squadra Højlund che riaccompagnavo a casa dopo gli allenamenti perché non guidava. Aveva paura che ci fossimo andati a divertire o che avremmo potuto confrontarci. Nonostante avessi avuto il permesso della società, Gasperini comunque mi ha rimproverato”.
Pietro Inferrera
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