Damiano Maisano lascia la Lega e aderisce a "Sud chiama Nord" Oggi, l'adesione del consigliere al partito di Cateno De Luca è stata ufficializzata con la conferenza stampa, a Palazzo D'amico di Milazzo, che è iniziata alle ore 11 come da cronoprogramma.
Ha aperto i lavori l'onorevole De Leo, che ha esordito con il "modello Messina", che vede ogni campagna elettorale svolgersi in mezzo alla gente. Quanto al tema dell'incontro, ha dichiarato: "L'amico consigliere Damiano sarà nostro rappresentante all'interno del consiglio comunale. Rispondo a qualche Galluzzo che parlava sulladesione di Maisano a Sud chiama Nord: rimando al mittente le questioni che non ci appartengono. Voglio ricordare a qualche esponente politico – ha detto De Leo - che sarò sempre al fianco del territorio e dei più deboli.
Sull'ospedale di Milazzo –, ha sottolineato l'onorevole - diciamo che è stato evidenziato che non è possibile trasferirlo al Pronto Soccorso di Barcellona. È stata fatta una proposta a Midili che è già stata rigettata da un'altra parte della maggioranza. Maisano sono certo che agirà in linea con il nostro modello e i nostri principi".
Entusiastiche le parole di Damiano Maisano: "Oggi, la politica del fare la troviamo solo con Cateno De Luca, perché ha fatto i fatti. Ringrazio Alessandro De Leo per l'impegno. Non faccio nomi, ma un onorevole è da 3 anni che cerca di conquistarmi, si è seduto nel divano di casa mia nel 2020 promettendo di tutto e di più, dall'assessorato ai servizi sociali che poi è stato sostituito con un altro nome, ma io cerco di essere libero. E allora ringrazio e rifiuto. E mi dimetto il 30 aprile 2019. Ho lasciato la poltrona per credere ad un progetto politico, in cui io ho creduto, che doveva rifondare. Penso di interpretare la voce di tutti noi, abbiamo bisogno di leader come Cateno De Luca, che porti un cambiamento in Sicilia e in tutta l'Italia. Concludo dicendo che l'esercito è pronto a partire anche a Milazzo".
A prendere la parola è stato poi l'onorevole Cateno De Luca, che è entrato a gamba tesa nel racconto di alcune recenti dinamiche: "Certi sistemi io non li accetto. Ve la leggerò –. ha detto mostrando una lettera recapitata" in stile mafioso" al sindaco Lombardo, a Roccalumera - Personaggi che fanno politica con la logica della faida ce ne sono troppi. È arrivato il momento di scardinare questa logica. Noi non siamo qui per colonizzare il territorio. Siamo qui perché abbiamo aperto la nostra campagna di tesseramento. Prima di me molti personaggi hanno convertito masse. Non ci sarebbe storia altrimenti.
Qual è la nostra caratteristica? Che gestiamo un movimento a mani libere. Non c'è un movimento come quello che c'è in Sicilia, che è partito da una metropoli di 1000 abitanti, che è caduto e si è rialzato e ha conquistato il palazzo municipale. Quel movimento è nato nel 2007 e ne abbiamo fatte di traversate nel deserto. Noi non ci siamo mai fermati. Qual è l'anomalia che osservano in Sicilia, soprattutto da Roma, che un movimento è cresciuto e si è affermato. Noi siamo l'unica autentica lista civica che ha avuto la forza e la capacità di affermarsi a mani nude.
I siciliani liberi hanno lanciato un segnale, stanchi di questa cappa politico-mafiosa che ci tiene sempre l'ultima regione d'Italia. Questi signori hanno imparato l'arte dello stupro, della mela del peccato. Non siamo sturziani perché ci dobbiamo solo dare un tono, ma lo siamo di fatto. Siamo l'unico movimento che può cambiare. Io sono nato per amministrare, ma soprattutto ho fatto il lavoro sporco e ho passato il testimone. Non sono nato per fare opposizione. Non vivo di politica. Mi ritengono molto pericoloso. Questo era prima. Ora, non sono più solo. Un pezzo importante della Sicilia ha capito che c'è chi può dare il proprio esempio.
Questo è un messaggio mafioso, la classica strategia del mascariamento. Pensano che io abbia paura? Pensate che una lettera del genere può fermare la nostra organizzazione a Milazzo e a Barcellona? Io ho con conosciuto Cattafi in un giro di campagna elettorale. Credo di averlo visto l'ultima volta a Milazzo quando eravamo a sostegno di una nostra lista. La lettera denota che c'è qualcosa che non va qui, a Milazzo. Vi rendete conto che c'è un sistema politico-mafioso? Noi abbiamo una impostazione molto semplice: abbiamo prima eletto senza avere l'organizzazione. E, siccome io ho deciso che va creato un fronte alternativo al centro destra, sono la persona giusta per scardinare questa logica e sarò il vostro presidente della Regione. Sempre pronti con le lanterne accese e le lanterne ai fianchi".
Quanto alle questioni locali, De Luca ha detto: "A Damiano dico grazie perché la sua scelta non è fatta con uno scambio. Lui ci osserva da tempo".
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