Nel mondo perfetto o almeno in quello che vorrei sarebbe bello tuffarsi in dei pasti anche semplici, purché conditi con l’olio del Vulcano e accompagnate dalle Bollicine con la stessa derivazione. Quel vigore emanato da questa entità femminile ’A Muntagna o Idda o Mungibeddu, la big mamma non sempre protettrice soprattutto quando si scalda ma che regala tante eccellenze agroalimentari, a cominciare dai vitigni autoctoni, diversa da “Iddu” che il suo alter ego maschio alle Eolie - lo Stromboli, da sempre innamorato di “Idda” (come traspare da una leggenda). Le doti del suolo di Mongibello sono infinite che vengono esposte negli anni sempre meglio dai produttori delle Contrade Etnee. Sabato 21 settembre per esempio l’associazione Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna che si occupa appunto di promuovere dal punto di vista turistico e enogastronomico il territorio curerà una Masterclass, "Olio e Bollicine del vulcano", dove ben sei Spumanti, con le rispettive aziende, verranno rappresentati in un posto molto suggestivo che è la Casa del Vino e del Vendemmiatore a Santa Venerina sul versante orientale del vulcano. Insieme a loro anche una degustazione di Oli Extra vergine d’Oliva Dop Monte Etna, guidata dall’agronomo Riccardo Randello che ha coordinato di recente anche gli incontri – studio nell’ambito di Mediterraria – salone dell’Enogastronomia a Catania. A coordinare la parte vitivinicola ci sarà un esponente dell’Ais Sicilia Gianluca Limina, insieme ai proprietari o delegati di impresa che interverranno per dare la loro opinione e magari per svelare dei dettagli che solo il team realizzatore dei vini può apprendere e inventarsi. Ad iniziare “Antichi Vinai dal 1877”, cantina di Passopisciaro quindi versante nord, molto rinomata con il suo Neromosso come fosse il Blanc de Noirs dei siciliani da uve Nerello Mascalese vinificato in bianco, affinato sui lieviti per almeno 48 mesi, vivace e autentico. Qui “Bollenere Extra Brut 48 mesi” si presenta in tutto il suo splendore come un vino frizzante dal colore giallo paglierino brillante, con spuma fine e persistente. A seguire la società agricola Destro che continua a lanciare Etna Spumante Doc Metodo Classico Saxanigra Brut Blanc 36 mesi, sempre da uve Nerello Mascalese 100%, gradazione alcolica 12°, Perlage fitto e fine con una corona molto persistente. L’azienda sorge nel territorio di Montelaguardia – Randazzo in una delle tre zone più ricche di storia, su lievi costoni della vallata sotto Montenero, sul versante nord est e soggetti ad un clima collinare con forti escursioni termiche, a 750 metri sul livello del mare. Dall’iscrizione incisa sul portale del vecchio palmento all’ingresso della tenuta, si evince la presenza dell’uomo sin dal 1897, data in cui i Dilettoso di Randazzo ne posero la prima pietra e da lì anche un agglomerato di casolari e un’antica casa padronale.
La terza realtà produttiva, solo nell’ordine della batteria, è data da Cantine Russo a Solicchiata - Castiglione di Sicilia, che sfoggia il suo Mon Pit Brut Blanc de Blancs 48 mesi sui lieviti, da uve 80% Carricante e 20% Catarratto. Questo è formulato seguendo il Metodo Classico Brut, che prevede una seconda fermentazione in bottiglia; dal colore giallo tenue con riflessi oro, al naso fresco profumo floreale con un leggero sentore di crosta di pane; in bocca è secco, dal sapore equilibrato e armonico. La titolare Gina Russo insieme al fratello Francesco Russo, è arrivata alla quarta generazione che porta avanti il nome e il lavoro dell’antenato Vincenzo e gestisce la tenuta storica risalente alla fine del 1800. Il loro primo vino venne imbottigliato nel 1965, prima della nascita della Doc (1968). Gina è anche la presidente della Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna.
La serata di assaggio proseguirà con due delle cantine di Santa Venerina, nel comune di Mascali (versante est) La Contea, con lo Spumante metodo classico Est! Brut Blanc 40 mesi, da uve 100% Nerello Mascalese, un blanc de noir con affinamento sur lie di poco più di tre anni e mezzo, che dà vita ad un perlage fine e persistente, sviluppando complessità e carattere. Questa azienda agricola origina dall’amore per questa terra del suo fondatore l’imprenditore Pippo Turrisi e di sua moglie Pina Capizzi. Turrisi, nel 2008, ha stabilito di imbottigliare il suo Nerello Mascalese, generando la prima linea di produzione: il “Classe 39”.
Cantine Murgo 1860, sempre a Santa Venerina, nella Tenuta San Michele, a circa 500 m sul livello del mare, sulle pendici del versante est del vulcano, produce un Brut Blanc 18 mesi, spumante dotato di grande personalità e struttura: può vantare di essere il primo brut ottenuto da uve Nerello Mascalese. La notevole acidità, la bassa concentrazione in colore e molti altri elementi che provengono dal terroir, fanno di queste uve il prodotto ideale per confezionare spumanti elaborati con il Metodo Classico. La cantina sull’Etna viene utilizzata sia per la vinificazione che per l’affinamento; il suo microclima è caratterizzato da forti escursioni termiche, dovute all’altitudine del vulcano (3.360 m) che ritardano la maturazione del prodotto, apportando ai vini sia freschezza che fragranza.
Ultima in batteria ma non di importanza, la sesta realtà vitivinicola Nicola Gumina con Filici Brut Blanc 48 mesi, prodotto a Castiglione di Sicilia in contrada Piano Filici con uve di Nerello Mascalese. Il periodo di affinamento in bottiglia sui lieviti corrisponde ai quattro anni, indicati nell’etichetta, con un remuage manuale. Alla sboccatura lo spumante non subisce nessun dosaggio. La rabboccatura è attuata con lo stesso spumante.
Il perlage è fine e continuo, al naso mostra sentori di crosta di pane, note floreali e accenni agrumati. Di buona struttura e persistenza, di grande freschezza ed eleganza, questo spumante è distintivo del versante nord dell’Etna. Ad accompagnare olio e vini, i grissini del Panificio Strano.
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