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Oggi a Napoli in piazza Plebiscito per ricordare le vittime delle Mafie



A sventolare anche le bandiere della pace per dire stop alla guerra in Ucraina


NAPOLI (ITALPRESS) – Qualcuno sostiene che siano addirittura 100mila, verosimilmente la quota effettiva raggiunta è 25mila, ma in ogni caso è un mare di gente quello che a Napoli ha partecipato alla XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La manifestazione promossa da Libera e da Avviso Pubblico ha chiamato a raccolta persone provenienti non solo dal capoluogo campano e dalle varie zone della regione: è da ogni parte d’Italia che si sono mossi i familiari di chi ha perso la vita, stroncato dalla violenza cieca della criminalità organizzata. Tutti insieme per condividere il dolore e per alzare forte un grido contro le mafie in tutte le loro sfaccettature e ramificazioni. Tantissimi giovani e studenti che sin dalle prime ore del mattino si sono dati appuntamento a Piazza Garibaldi e con un lungo corteo sono arrivati fino al Plebiscito passando per Municipio dove hanno avuto la partecipazione del Presidente della Camera Roberto Fico, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

A sventolare tante bandiere della pace e tanti ragazzi e ragazze con un messaggio che denota lo schierarsi con le tante persone che lavorano per la giustizia, per la legalità e per il benessere sociale. Per il Presidente della Camera, Fico, lo Stato dovrà controllare “concretamente” per evitare infiltrazioni mafiose nell’ambito dei progetti finanziati con i fondi del Pnrr. Da questo punto di vista sono importanti per Giuseppe Conte, i presidi di legalità che si costruiranno all’interno dell’attuazione del Piano tenendo alta la soglia di attenzione di tutte le componenti delle istituzioni, onorando in questo modo anche tutti coloro che ogni giorno sono concentrati per assicurare il principio di legalità e contrastare le mafie.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso la sua vicinanza ai manifestanti di Napoli e delle altre piazza italiani come richiamo contro l’indifferenza. Di seguito il discorso di Don Luigi Ciotti. “Questo incontro era stato combinato per 6mila persone al massimo e i familiari delle vittime. I ragazzi si sono riversati a migliaia e sono stanchi delle parole, vogliono fatti e concretezza. E’ la dimostrazione che hanno voglia di portare un loro contributo per il cambiamento”. Il fondatore di Libera ha fatto un appello contro l’omertà e chiede risposte per le tante famiglie (“l’80%”, dice) che non hanno conosciuto verità e giustizia per le morti dei propri cari. “Oggi auguro un conflitto – prosegue Don Ciotti -: in un momento di fatica e sofferenza, pensando alla guerra e alle altre 33 guerre che sono in atto sulla faccia della terra, auguro a tutti il conflitto delle proprie coscienze. A volte sono coscienze addomesticate, addormentate. Le mafie, nonostante tutto, sono tornate forti. Usano altre tecnologie e usano di meno le mani per sparare ma premono tasti e spostano denaro. Il nostro impegno è per la vita: lottare contro la violenza criminale, le ingiustizie, la corruzione e le mafie vuol dire lottare per dare libertà e dignità alle persone”.

(ITALPRESS).

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