
FOTO: ITALPRESS
Dopo l’iniziativa personale di Papa Francesco che, a bordo della sua 500 si è recato all’Ambasciata russa presso la Santa Sede in Via della Conciliazione per mediare nel conflitto odierno, la sera stessa ha diffuso un tweet in lingua russa ed ucraina contro la guerra.
Ieri nel corso dell’Angelus ha rinnovato l’invito per il 2 marzo, mercoledì delle Ceneri, data indicata per una giornata di preghiera e di digiuno per la pace in Ucraina.
Ha ribadito inoltre: “chi fa la guerra, dimentica l’umanità, non guarda alla vita delle persone ma mette davanti a tutto gli interessi di potere, affidandosi alla logica diabolica e perversa delle armi. Tacciano le armi. Chi ama la pace ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”
Ha sottolineato anche l’urgenza di aprire corridoi umanitari per le persone in fuga.
I fedeli applaudono il discorso del Pontefice tra lo sventolio di bandiere giallo-azzurre e gli ucraini in lacrime quando il Papa li saluta nella loro lingua.
L’Angelus è stato seguito anche a Firenze, dove si stava svolgendo il lavoro del Forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo. Anche il Presidente Sergio Mattarella ha seguito la Santa Messa.
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