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S. Stefano di Camastra, Nicola Mirenda: “Il comparto Ceramico Nazionale non si è mai fermato”

Aggiornamento: 30 lug 2022



Non c’è settore economico artistico in Italia che non abbia risentito delle conseguenze sulla diffusione del virus da SARS Cov 2, ma non c’è ovviamente altrettanto tempo per scoraggiarsi troppo, perché tutto può tornare alla normalità, come presto tornerà alla normalità il settore ad esempio particolare della produzione dell’artigianato locale di Santo Stefano di Camastra.

“Il comparto Ceramico Nazionale non si é mai fermato, infatti anche l’anno scorso “Buongiorno Ceramica” la manifestazione nazionale si é svolta in modalità remota. Nel2021 abbiamo un progetto a carattere nazionale-internazionale seguito dalla associazione ligure “Galleria d’arte del Cavallo”. Testimonia così, Nicola Mirenda, un artista contemporaneo che gioca d’anticipo senza tralasciare le origini per produrre cose belle che rispettano e meglio valorizzano il territorio promuovendo l’immagine delle Sicilia. Si dice che i suoi pezzi artistici e unici regalino emozioni perché si ispirano a miti e leggende e proprio in un’intervista fa intravedere la sua originalità con una maniera diversa per guardare l’artigianato isolano direi: “con mani che fanno cultura sfumando la terracotta di storia e moda”. L’artista è un ceramista siciliano, cresciuto lungo le piccole vie di Santo Stefano di Camastra, nota cittadina con affermata tradizione ceramica, dove nel 2003, dopo anni di esperienza presso le botteghe del luogo, ha aperto la sua piccola Atelier Njco. Nel 2008 ha costituito insieme ad altri ceramisti del luogo L’associazione “Amici della Ceramica” che si occupa di promozione del territorio e delle attività museali di Palazzo Trabia. Attualmente presidente dell’associazione culturale “Triskele”, gestisce il Parco della ceramica. Per il ceramista il legame tra la ceramica e la moda non è banale ma piuttosto intessuto nella storia perché dice “Le ceramiche da sempre hanno fatto parte della nostra vita di tutti i giorni, una volta oggetti di uso quotidiano, oggi oggetti artistici-ornamentali. Nel secolo scorso Picasso inizia a giocare con le ceramiche, e dà l’input giusto a tutti i ceramisti del mondo, oggi dolce&gabbana accosta le ceramiche ai loro eventi”. Nel luogo dell’ intervista riaffiorano cocci di storia antichi nei secoli, ma anche moderni e che sanno di contemporaneo rendendo importante questa tradizione locale, proprio perché, ci racconta che a Santo Stefano Di Camastra la lavorazione della ceramica ha origine fin dal 1682 quando, a causa di una frana gli abitanti del vecchio sito si trasferirono nell’attuale territorio ricco di cave di argilla lavorando maioliche e oggetti di uso comune e precisamente le stoviglie. Ai giorni d’oggi che vengono realizzati pezzi artistici la ricerca è per l’artista dietro ad ogni opera, come in un vero e proprio ciclo produttivo per arrivare ad un oggetto finito in un tempo abbastanza lungo: si parte dalla progettazione cartacea, dopo la forgiata al tornio o la modellatura e si conclude la prima cottura, avuta la terracotta, si passa alla decorazione ed infine alla seconda cottura.

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