SEPARAZIONE CARRIERE PALAZZO ZANCA
- Redazione

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Il Comitato “Sì Separa” di Messina è ufficialmente costituito e operativo sull’intero territorio della Città metropolitana di Messina. La Fondazione Einaudi ha comunicato la piena attivazione del gruppo territoriale, ringraziando i promotori per l’impegno e sottolineando come la presenza capillare sul territorio sia decisiva per sostenere una battaglia civile e culturale che la Fondazione porta avanti da anni.
Il Comitato Sì Separa Messina è composto da membri promotori: Carmelo Altomonte, Vicky Amendolia, Nino Beninati, Francesco Capparucci, Claudio Cardile, Nello Caruso, Marco Carone, Dario Caroniti, Cesare Corrieri, Salvatore Cicco, Simone Coletta, Saro Contestabile, Ferdinando Croce, Giancarlo Crupi, Carmelo Duci, Andrea Fiore, Carmelo Garofalo, Andrea Germanà, Giovanni Giachino. Camillo Giliberto, Pierangelo Grimaudo, Pasquale Guarnera, Umberto Guarnera, Pietro Iannello, Nino Interdonato, Andrea Ipsaro Passione, Salvatore Irrera, Giuseppe La Gamba Michele Limosani Antonio Martino, Pippo Morano, Massimiliano Parisi, Felice Panebianco, Simona Paratore, Antonio Perna, Daniele Tranchida, Alberto Vermiglio, Giuseppe Santalco, Francesco Suria, Diana Zingales. Si tratta del nucleo che coordinerà le attività informative e organizzative nell’intera area metropolitana, in dialogo con la struttura nazionale.
Partecipano di diritto i componenti del comitato a livello nazionale: Walter Militi, Enzo Palumbo, Pippo Rao.
Il Comitato Territoriale preannuncia che d’intesa con la Segreteria Nazionale, è in via di definizione un importante evento con ospiti di caratura nazionale tra il prossimo 20 ed il 21 Gennaio. La riforma introduce due Consigli superiori presieduti dal Presidente della Repubblica, un sistema di sorteggio entro elenchi qualificati per ridurre il peso delle correnti e un’Alta Corte disciplinare autonoma e specializzata.
L’obiettivo dichiarato è costruire una giustizia più terza, più responsabile e più credibile agli occhi dei cittadini. Con la nascita dei Comitati anche la Città metropolitana di Messina dispone ora di punti di riferimento stabili per informarsi sulla riforma, partecipare al dibattito pubblico e contribuire attivamente a una decisione che riguarda l’equilibrio dei poteri e la qualità della democrazia italiana.








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