L’avviso per la selezione dei nuovi componenti del Cda di Amam è stato già pubblicato dal sindaco di Messina Federico Basile, con scadenza al 15 ottobre 2024. Ad entrare a gamba tesa sul tema è la senatrice Dafne Musolino che aveva già chiesto al Cda di rassegnare le proprie dimissioni tempo fa: “Questo avviso di selezione la dice lunga su quanto queste dimissioni siano state orchestrate ad arte per sottrarsi alle risposte passando il testimone al nuovo Cda che, ovviamente, nulla potrà dire di ciò che è stato fatto!”
Ancora una volta, nessuna risposta sulla crisi idrica di Messina nella IV Commissione. Musolino è sempre molto esplicita nei suoi post Social: “Il Sindaco ha compiuto la sua breve apparizione senza rispondere a nessuno dei quesiti posti… Avendo accettato la decisione del Cda, si assumerà la responsabilità della gestione dell’AMAM durante la crisi idrica”.
E poi continua: “Qualche consigliere della maggioranza avrebbe inteso sostenere che il Cda AMAM si sarebbe dimesso a causa del “clima politico” che si è venuto a creare attorno al problema della crisi idrica di Messina, insomma le dimissioni sarebbero colpa mia che li avrei obbligati a dimettersi. Francamente non credevo che si potesse scendere così in basso! È chiaro che queste dimissioni altro non sono che un espediente escogitato dal regista di questa commedia in salsa messicana per evitare di rispondere in commissione e cercare di sottrarsi alle domande che sono state poste anche dalla sottoscritta, clicca sul link:
La senatrice infervorata: “Non accetto questa ulteriore presa in giro secondo la quale il Cda AMAM si sarebbe dimesso per rasserenare il clima politico! Ci vogliono prendere in giro e pretendono pure che gli crediamo! Credo che ora più che mai debba essere istituita una commissione di indagine che faccia chiarezza e fornisca le risposte che né il Sindaco né il Cda dimissionario hanno inteso fornire ai cittadini”.
Solo ieri l’ex assessora di Palazzo Zanca dichiarava: “È una vittoria dei cittadini di Messina che questa estate hanno dovuto sopportare l’insopportabile, ma le dimissioni dei vertici dell’AMAM che pure avevo chieste più volte, arrivate in modo da non dover rispondere in Commissione Consiliare, non ci soddisfano. E non si pensi di poter usare la siccità come scusa, perché nello stesso momento in cui Messina veniva lasciata a secco, Taormina lavava le sue strade con tanto di post sui social. Inoltre, considerata la catastrofe idrica di questa estate, fa sorridere che nella lettera di dimissioni non si dica una sola parola su quanto accaduto, ma si parli di una relazione dove sarà descritto: ‘…tutto ciò che abbiamo realizzato, pianificato, programmato e immaginato’… ‘immaginato’, hanno scritto proprio questo, cari cittadini di Messina che questa estate avete vissuto il disagio da Terzo Mondo di non avere l’acqua nelle vostre case. Mentre la Città non sapeva come lavarsi, come fare il bucato e tutte quelle cose che sono normali nei paesi dell’Occidente, loro…hanno immaginato”.
Comments