Ricorre oggi il 207° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Anche quest’anno le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito di celebrare l’evento con la solennità del passato, ma si è preferita una simbolica cerimonia, svolta all’interno della Caserma intitolata al Cap. De Tommaso, sedee della Legione Allievi Carabinieri, alla quale ha preso parte un ridotto numero di Autorità. La mattinata si è aperta con la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri da parte del Comandante Generale Gen C.A. Teo Luzi, e dei Presidenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali e dell’Opera Nazionale di Assistenza per Orfani dei Militari dell’Arma, che hanno reso omaggio ai Caduti. Successivamente, alla Legione Allievi Carabinieri, davanti a uno schieramento in formazione ridotta composto dalla Bandiera di Guerra, dalla Banda e da un Reparto in armi, il Comandante Generale Luzi si è rivolto a tutti i Carabinieri e agli ospiti presenti ricordando la vicinanza dell’Arma al Paese in questo difficile momento segnato dalla pandemia che ha comportato la perdita di 30 Carabinieri, mentre oltre 12.000 sono rimasti contagiati. “Nessuna delle 5.500 Stazioni Carabinieri ha cessato le proprie attività”, ha sottolineato il Gen. Luzi, evidenziando l’esempio concreto dell’originaria vocazione dell’Istituzione, che si ritrova nelle Regie Patenti del 1814 (suo atto di nascita) e sancisce la missione dell’Arma volta a garantire “il buon ordine e la pubblica tranquillità … per contribuire alla maggiore felicità dello Stato”. “La “felicità dello Stato” – ha continuato il Gen. Luzi – è un concetto che appartiene all’Arma da sempre – tanto antico quanto attuale – giunto sino ai nostri giorni intatto, per evocare il legame tra i cittadini e i “propri” Carabinieri”. Il Comandante dell’Arma ha poi voluto rivolgere l’attenzione al futuro presentando un’Arma che oggi guarda al rilancio del Paese attraverso la tecnologia e la transizione ecologica. “C’è una sicurezza da migliorare attraverso la tecnologia e una sicurezza da preservare nonostante la tecnologia” ha ribadito il Gen. Luzi “l’impegno dell’Arma sarà sempre più rivolto allo spazio virtuale. Per imprimere efficienza a tutti i servizi, a vantaggio dei cittadini, ma anche per contrastare l’uso ostile della rete da parte della criminalità, enormemente cresciuto durante la pandemia” i Carabinieri, ha poi concluso “sono – per struttura e per capacità – la polizia ambientale, determinati a svolgere un ruolo decisivo a tutela dello sviluppo sostenibile, anche per iniziative internazionali di “diplomazia ambientale”, mettendo a disposizione di altri Paesi le competenze, davvero uniche, del comparto forestale”. Un ricordo particolare è stato rivolto dal Vertice dell’Arma al Carabiniere Vittorio Iacovacci, proditoriamente ucciso in Congo unitamente all’Ambasciatore Luca Attanasio. Concreta dimostrazione della silenziosa fedeltà dell’Istituzione alla Nazione che vede ogni militare mantenere fede al proprio giuramento. Da 207 anni i Carabinieri sono al fianco degli italiani, con le Stazioni e Tenenze territoriali, a cui si affiancano, con indissolubile sinergia, le Stazioni Forestali e i Reparti Speciali che consentono la tutela e la salvaguardia della popolazione in ogni aspetto: dalla salute all’ambiente, dalla tutela della normativa del lavoro a quella del patrimonio culturale, fino al contrasto al terrorismo. Gli interessi della collettività sono costantemente tutelati da uomini e donne che, guidati dai valori dell’Arma e dalla vocazione alla salvaguardia del prossimo, hanno scelto di intraprendere la vita militare. Nel riconoscere l’importanza e come segno di vicinanza, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un messaggio indirizzato al Generale Luzi, ha rivolto l’augurio più fervido degli italiani all’Arma, sottolineando come essa “si è adoperata, attraverso tutte le sue articolazioni, per contrastare l’emergenza sanitaria che ha condizionato così significativamente la vita del Paese negli ultimi 15 mesi.” Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha evidenziato come sono risultate “…preziose le specifiche competenze del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e il rilievo dell’operato del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro che ha contribuito al rispetto delle misure precauzionali anti Covid-19, favorendo la ripresa delle attività produttive in un’adeguata cornice di sicurezza per la salute dei lavoratori”.Il Ministro della Difesa, nel prendere la parola durante la cerimonia, ha posto l’attenzione alla circostanza che, anche nella fase di uscita dalla crisi economica e sociale, l’Arma costituirà sicuro punto di riferimento quale Istituzione a presidio della legalità … confermando la tradizione di coraggio, dedizione e sacrificio che ha caratterizzato la sua storia al servizio del Paese. L’On. Guerini, dopo avere evidenziato i brillanti risultati operativi conseguiti quale frutto di una incrollabile passione e di una costante attenzione all’adeguamento della presenza sul territorio a vantaggio delle aree maggiormente colpite da fenomeni di illegalità, ha proseguito ricordando come l’Arma, sin dalle sue origini è stata percepita non solo come una componente dello Stato, ma come lo Stato stesso tra i cittadini. Anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa il Generale Enzo Vecciarelli, nel suo messaggio augurale per la ricorrenza, ha ricordato che “I Carabinieri, attraverso il servizio di prossimità, espressione della capillare articolazione territoriale delle Stazioni, rappresentano il punto di riferimento per i cittadini”, facendo emergere che l’Arma “operando in ambito interforze e inter-agenzia risulta perfettamente integrata nello strumento militare. Essa vanta un ampio ventaglio di capacità che supportate dal bagaglio della propria tradizione, le consentono di concorrere pienamente a tutte le attività della Difesa in Patria e all’Estero”. Nel corso della celebrazione, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi ha consegnato alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Fedele custode dei diritti garantiti dalla Costituzione, l’Arma dei Carabinieri, attraverso il Comando per la Tutela del Lavoro, con eccezionale senso di abnegazione, offriva prova di straordinario impegno e ammirevole dedizione nel garantire il rispetto delle norme poste a salvaguardia dei rapporti d’impiego, delle prestazioni d’opera e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Impegnato in complesse attività di controllo e investigative, il Reparto conseguiva risultati di assoluto rilievo nel contrasto allo sfruttamento illecito delle maestranze e all’odioso fenomeno della tratta degli esseri umani. Le peculiari capacità professionali maturate nel tempo e le affinate metodologie d’intervento permettevano al Reparto di affermarsi anche all’estero come autorevole modello di riferimento, riscuotendo ovunque l’ammirazione dell’opinione pubblica, delle più alte Autorità nazionali e degli Organismi internazionali. Territorio nazionale ed estero, 1926 – 2020”. Un riconoscimento molto importante che inorgoglisce l’Arma che già nel 1926 aveva creato un apposito Reparto Speciale – il primo tra tutti – a tutela della dignità e sicurezza del lavoro.
Nel proseguo della cerimonia la vedova del V.Brig. Mario Cerciello Rega ha ricevuto dal Ministro dell’Interno, alla presenza del Ministro della Difesa, la Medaglia d’Oro al Valor Civile, tributata alla memoria del militare, assassinato a Roma il 26 luglio 2019. Successivamente, il Ministro della Difesa ha consegnato al Ten. Massimo Andreozzi la Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma per la determinazione e il coraggio dimostrati nel corso di un intervento volto a far desistere un uomo con intenti suicidari avvenuto a Mira (VE) il 09 luglio 2020. Consegnato anche il Premio Annuale a sei Comandanti di Stazione, a sottolineare il ruolo nevralgico che queste realtà capillarmente diffuse in tutta Italia, svolgono in favore dei cittadini.
Il 5 giugno ricorre anche la Giornata Mondiale dell’Ambiente, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1971. Per la circostanza e per ricordare i 160 anni dell’Unità d’Italia è stato organizzato uno spettacolare e originale concerto della Banda Musicale dell’Arma sulla piana di Castelluccio di Norcia, di fronte al “Bosco Italia”, la cui forma richiama i contorni della Penisola.
A Messina il 207° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri è stato celebrato nella caserma “A. Bonsignore”, sede del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber” e del Comando Provinciale, con una breve cerimonia in onore ai Caduti. Il Comandante Provinciale, Colonnello Lorenzo Sabatino e il Prefetto di Messina, dott.ssa Cosima Di Stani hanno deposto una corona di alloro presso il monumento ai Carabinieri caduti, collocato all’interno del giardino della Caserma, alla presenza di un Picchetto di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale e al suono del “silenzio d’ordinanza”. Anche quest’anno i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno garantito la sicurezza dei cittadini, la vicinanza alla gente e soprattutto il soccorso ed aiuto alla gente più bisognosa soprattutto in relazione al particolare periodo connesso all’emergenza pandemica.
In tale quadro, si ricordano le principali operazioni concluse negli ultimi 12 mesi dai Carabinieri di Messina nell’attività di contrasto al crimine organizzato e all’esito di indagini su gravi delitti:11.11.2020: Operazione CESARE eseguite 33 misure cautelari per mafia – droga e corse clandestine. A Messina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un provvedimento cautelare a carico di 33 persone ritenute – a vario titolo – responsabili dei reati di: associazione di tipo mafioso, corse clandestine di cavalli, scommesse clandestine su competizioni sportive non autorizzate, maltrattamento di animali, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, spaccio di sostanze stupefacenti.
16.11.2020: Arrestato l’autore di un omicidio. A Milazzo i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di ROSSITTO Ettore, classe 1964, pregiudicato di Milazzo (ME), ritenuto responsabile del delitto di omicidio premeditato e distruzione di cadavere, commesso in pregiudizio di SALMERI Giovanni cl. 1947, pensionato 73enne.
16.12.2020: Operazione ECOBEACH eseguite 16 misure cautelari per reati ambientaliA Taormina e Giardini Naxos, i Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale e del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di 16 provvedimenti cautelari personali e nr. 2 provvedimenti cautelari reali (2 sequestri di aziende), disposti dal GIP presso il Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, nei confronti di 14 persone tra imprenditori e dipendenti operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti e di 2 funzionari pubblici della Città Metropolitana di Messina per i reati di associazione per delinquere (art. 416 c.p.), attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, (art. 452 quaterdecies c.p.), combustione illecita di rifiuti (art.256 bis d.lvo 152/2006), “invasione di terreni” e “deviazione di acque” (artt. 632 e 633 c.p.) abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), falsità ideologica commessa da P.U. (art. 479 c.p.) e corruzione (art. 319 c.p). L’indagine, convenzionalmente denominata “ECO BEACH”, dal nome della società attorno alla quale ruota tutta l’illecita attività, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catania e della Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri della Procura della Repubblica di Messina, ed ha avuto inizio, il 16.12.2016, a seguito del controllo eseguito dai militari del NOE e della Compagnia Carabinieri di Taormina presso un impianto di trattamento rifiuti di Giardini Naxos (ME) che, nella circostanza, risultò essere stato realizzato, in maniera abusiva, in un’area sottoposta a vincoli di varia natura (tra cui quello di carattere idrogeologico), con l’illecita trasformazione di un lungo tratto dell’alveo di un torrente che lo fiancheggia, attraverso riporti di terreno, in una strada carrabile utilizzata per far giungere al sito i mezzi pesanti trasportanti i rifiuti.
4.02.2021: Operazione SUMMER. Arresto di cinque cittadini cinesi per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione A Messina e Giardini Naxos, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 5 persone di origine cinese (2 uomini e 3 donne), ritenute responsabili a vario titolo dei reati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione.
22.03.2021: Arresto in Grecia del latitante di mafia Mario Giulio CALDERONE inserito nell’elenco dei “Latitanti Pericolosi” del Ministero dell’Interno. Su attivazione dei Carabinieri di Messina, la Polizia greca ha arrestato in Grecia nei pressi della città di Larissa il latitante di mafia CALDERONE Mario Giulio cl. 1957, elemento di spicco della famiglia mafiosa dei barcellonesi, inserito nell’elenco nazionale dei latitanti pericolosi redatto dal Gruppo Integrato Interforze per la ricerca dei Latitanti (G.I.I.R.L.) del Ministero dell’Interno. Il CALDERONE era latitante da oltre dieci anni, in quanto colpito da una condanna definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso, poiché riconosciuto organico alla famiglia mafiosa dei barcellonesi. Le indagini per la ricerca del latitante sono state sviluppate dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Messina.
26.03.2021: Arresto di tre persone per il tentato omicidio di un imprenditore avvenuto nel 2015. A Barcellona Pozzo di Gotto i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Messina, a carico di tre barcellonesi, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di tentato omicidio, detenzione illecita di armi, porto abusivo di arma e rapina con l’aggravante del metodo mafioso poiché commessi al fine di agevolare le attività illecite dell’associazione di stampo mafioso c.d. dei “Barcellonesi”. Il provvedimento cautelare è scaturito dalle indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto avviate subito dopo il tentato omicidio a colpi di arma da fuoco, commesso il 30 maggio 2015 nei confronti di un ristoratore di Merì.
9.04.2021: Operazione PROVINCIALE eseguite 33 misure cautelari A Messina, i Carabinieri del Comando Provinciale unitamente a personale della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato hanno eseguito un’operazione antimafia congiunta che ha portato all’arresto di 33 persone e al sequestro di beni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Messina, per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, sequestro di persona, scambio elettorale politico-mafioso, lesioni aggravate, detenzione e porto illegale di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso.L’operazione, convenzionalmente denominata “Provinciale” rappresenta la sintesi di distinte attività di indagine svolte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, del G.I.C.O. del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina e della Squadra Mobile della Questura di Messina e coordinate dalla D.D.A. di Messina che hanno consentito di documentare l’attuale operatività di una associazione per delinquere di stampo mafioso attiva nella zona di Provinciale e facente capo a LO DUCA Giovanni e SPARACIO Salvatore, entrambi soggetti di elevatissimo spessore criminale, i quali gestiscono svariate attività illecite, operando un capillare controllo del territorio con modalità tipicamente mafiose. Nel contempo, si è delineata l’esistenza di un altro sodalizio facente capo a DE LUCA Giovanni, operante nella zona di Maregrosso, che si muoverebbe in piena sinergia criminale con il sodalizio di LO DUCA Giovanni.
28.04.2021: Operazione ALCANTARA 26 arresti per traffico di droga A Taormina, Giardini Naxos e Gaggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica – D.D.A. di Messina, nei confronti di 26 persone ritenute responsabili a vario titolo dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. L’indagine della Compagnia Carabinieri di Taormina, convenzionalmente denominata “Alcantara”, ha colpito una rete di distribuzione di sostanze stupefacenti operante nelle località turistiche messinesi di Taormina e Giardini Naxos, nonché nei centri urbani della vicina valle dell’Alcantara (Gaggi, Francavilla di Sicilia, Motta Camastra, Graniti, Malvagna, Mojo Alcantara e Roccella Valdemone).
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