Si è spento questa mattina, a 76 anni, il cantautore Franco Battiato. La sua morte lascia un vuoto incolmabile nella musica italiana a cui ha regalato brani indimenticabili come "Centro di gravità permanente", "La cura", "Voglio vederti danzare" o "Bandiera Bianca", "L'Era del Cinghiale Bianco".
Da tempo era assente dalle scene musicali ed artistiche. Nel 2017 un incidente domestico lo costrinse ad interrompere concerti e tour. Si era rifugiato nella sua villa alle pendici dell'Etna circondato dai suoi familiari.
In oltre 50 anni Battiato ha costruito un percorso davvero unico nel panorama italiano. Un ironico libero pensatore che ha praticato l'arte della provocazione e che ha avuto pure una breve esperienza (non retribuita) come assessore alla Regione Sicilia con la giunta Crocetta, finita in modo a dir poco burrascoso.
“Franco Battiato era un genio ed era geniale in tutto quello che faceva, e oggi per Milo, ma per il mondo della cultura in generale, è uno giorno di grande tristezza". Così Alfio Cosentino sindaco del paese dell'Etna dove l'artista aveva comprato una villa annunciando "il lutto cittadino il giorno dei funerali". "In generale - ricorda Cosentino - Battiato non si vedeva molto in giro, era una persona molta riservata, ma alla mano. Era un piacere parlare con lui e in paese gli volevano tutti bene. Per anni ci ha aiutato ad organizzare manifestazioni estive e molti grandi artisti venivano per lui”.
Il Comune di Catania ricorda Franco Battiato con un video, listato a 'lutto', realizzato dall'Ente con immagini dell'artista accompagnate dalla canzone 'La Cura'.
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