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Artigiani, parrucchieri, estetiste: “Un grido d'allarme per il futuro della nostra professione”

L'artigianato dei parrucchieri e delle estetiste in Italia è in piena crisi e la crisi è senza precedenti. Il messinese Lillo Valvieri alza la voce contro il sistema italiano, accusandolo di essere diventato un nemico i lavoratori che mettono impegno e passione nel settore.


Ben 15 le criticità che soffocano le attività dei parrucchieri, mettendo a rischio la prosecuzione della loro attività, la loro stessa esistenza. “Se non si interviene tempestivamente, il futuro si prospetta cupo e privo di speranza per questa categoria così importante per l'economia e la società” - spiega il portavoce Valvieri.


“Una delle richieste principali è la riduzione dell'IVA al 10%, che allevierebbe il peso fiscale sulle spalle degli artigiani. Inoltre,+ – sottolinea Valvieri - è urgente eliminare le eccedenze INPS e condonare le morosità per chi ha avuto difficoltà a pagare, per evitare che molti professionisti finiscano indebitati con lo Stato e impossibilitati a sostenere neanche i contributi personali.


Altre proposte includono “l'azzeramento del costo del POS e l'agevolazione delle assunzioni senza contributi, senza limiti di età. È essenziale anche garantire una distanza minima fra un parrucchiere e l'altro, per tutelare la concorrenza leale e la sopravvivenza delle piccole attività”.


Altro problema cruciale è rappresentato dall'abusivismo dei lavoratori a domicilio, che Lillo Valvieri sostiene debba essere superato con "una regolarizzazione che consenta a chi non può permettersi di aprire una attività di lavorare in regola anche da casa".


“Di fronte a questa situazione critica – da sapere Valvieri - gli artigiani parrucchieri e le estetiste non intendono restare inermi. Si prepari una lettera al governo, un grido di protesta e di richiesta di intervento urgente per salvare le nostre attività e preservare un patrimonio di professionalità e tradizione che rischia di andare perduto".


"È ora che lo Stato ascolti le nostre voci e agisca per garantire un futuro dignitoso per gli artigiani, le estetiste e i parrucchieri italiani". È l'appello delle categorie.

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