Barcellona PG: il consigliere Melangela Scolaro entra a far parte di Sud Chiama Nord

Cateno De Luca accoglie la Scolaro a braccia aperte e la ringrazia per aver dato la possibilità al suo partito di entrare all'interno del consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto

Oggi, in una conferenza stampa presso l’Aula Preconsiliare del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, Sud chiama Nord ha annunciato l’ingresso del consigliere comunale Melangela Scolaro. Alla conferenza hanno preso parte i deputati Cateno De Luca, Matteo Sciotto, Alessandro De Leo e Giuseppe Lombardo.

Protagonista della conferenza il leader del partito, Cateno De Luca, che non ha fatto mancare delle provocazioni al sindaco Calabrò, soprattutto sul suo passaggio ad un partio nordista come quello della Lega. Non solo stoccate al sindaco, ma tantissime le tematiche toccate da De Luca, quella su cui si è soffermato è stata la Sanità, problema gravissimo non solo a Barcellona, ma in tutta la Sicilia.

Ma lo scopo dell'incontro di stamane, era quello di annunciare l'ingresso all'interno del partito la consigliera comunale Melangela Scolaro, che qualche settimana fa aveva annunciato l'uscita da Fratelli d'Italia, a causa di attriti.

Le dichiarazioni di Cateno De Luca

«La sorpresa non sono io, né i deputati. Siamo qui per ribadire il nostro pensiero. Siamo qui anche per dare il nostro benvenuto a Melangela Scolaro. Ognuno di noi ha una storia che è fondamentale. Perché con i soldi si aggiusta il presente e si compra il futuro, ma il passato non lo puoi comprare. Quello è il tuo bigliettino da visita. Sud chiama Nord al suo interno ha l’ala destra, l’ala sinistra, giovani rampanti e poi ci sono i democristiani come me.

Noi andiamo al concreto, la politica del fare. I fatti. Elementi che ci hanno consentito, partendo da Fiumedinisi con la fondazione nel 2007 di Sicilia Vera, di arrivare a essere il primo movimento politico in Sicilia, riuscendo a invertire le logiche dei sistemi elettorali e aspirando alla Presidenza della Regione. Per noi, se un sindaco lavora bene, non lo osteggiamo».

Le dichiarazioni di Melangela Scolaro

«Vengo da una casa politica in cui non potevo sentirmi a mio agio. Ho deciso di collocarmi in una posizione diversa da quella dei grandi numeri che piacciono tanto alla politica che pensa alla gestione del potere. I percorsi politici hanno un significato se si fondano su idee. Altrimenti sono soltanto contenitori. Io a Barcellona non ho visto politica perché non ho visto idee. Ho visto solo grandi contenitori in cui ci si inserisce per avere qualcosa.

A Barcellona il sogno lo hanno spento, spegnendo anche la libertà e la trasparenza del dibattito politico. Una parola è aleggiata perennemente. La parola querela per qualsiasi cosa si dicesse contro qualcuno in termini di dissenso politico. Dobbiamo rompere questo sistema che di politica non ha avuto nulla. La politica è anche scontro, non ci si deve spaventare di fare politica. Le spalle larghe le dobbiamo avere anche noi singoli, poveri, disgraziati consiglieri comunali che subiamo le conseguenze dell’opposizione. Nessuno può toglierci il piacere di fare politica! Questo è il primo passo di bonifica che a Barcellona tutti insieme dobbiamo fare per il bene di tutti noi.

Mi sono perfettamente trovata a mio agio con l’onorevole De Luca, consapevole delle proprie capacità ma anche molto umile, facendo sentire l’interlocutore al suo stesso livello. Lui che ha una marcia in più, qualcosa che lo distingue. Non a caso ha realizzato il suo percorso politico senza protettorati.

Qui abbiamo bisogno di enorme aiuto. La questione sanità è quella che più di altre mi mise ai margini del centrodestra barcellonese. Specie quando si discusse della terapia intensiva fantasma che non si apriva al Cutroni Zodda, quando la vicenda finì sulla Rai. Forse lì i toni si sono fatti più accesi. La sanità è stata considerata un terreno da arare e saccheggiare alle spalle della gente. La sanità salva la vita e salva la qualità della vita. Sanità qui a Barcellona ha significato accaparramento, posizioni da cui trarre benefici propri, non per la comunità. Io tentai di dire questo in Consiglio Comunale: quando si parla di sanità è necessario meno potere e più cuore. Compio questo viaggio e questo percorso insieme perché innanzitutto ho bisogno di un sogno per la mia città e per il mio territorio, ho bisogno di gente coraggiosa».