"L'esposizione nel breve-medio e lungo termine a queste sostanze causa una serie di effetti nocivi sul sistema nervoso, immunitario ed endocrino, compromette la funzione riproduttiva e altresì dimostrato il rischio tumorale". Così il presidente di Legambiente del Longano, Carmelo Ceraolo
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Legambiente del Longano, fa esprimere tutta la sua preoccupazione per la salute pubblica, a causa dell'incendio scatenatosi alla discarica di Mazzarrà, e della quantità di sostanze dannose immesse nell'aria.
La nota è del presidente, Carmelo Ceraolo, il quale chiede di attivare un sistema di monitoraggio che tenga conto sul breve, sul medio e lungo periodo, calibrato sulla ricerca dei diversi fattori inquinanti legato ai fumi, nel breve termine e alle diossine nel lungo periodo.
La nota del presidente di Legambiente del Longano, Carmelo Ceraolo
«Considerati diversi studi in merito che mettono in evidenza le emissioni provenienti dall’incenerimento dei rifiuti che sono da considerarsi dannosi per la salute umana e che le diossine prodotte dalla combustione nonché i “bifenili policlorurati” (PCB) sono classificate tossiche e persistenti nell’ambiente, accumulandosi nella catena alimentare ed è stato altresì dimostrato che l’esposizione nel breve-medio e lungo termine a queste sostanze causa una serie di effetti nocivi sul sistema nervoso, immunitario ed endocrino, compromette la funzione riproduttiva e altresì dimostrato il rischio tumorale.
Da qui, si chiede di attivare un sistema di monitoraggio che tenga conto sul breve, sul medio e lungo periodo, calibrato sulla ricerca dei diversi fattori inquinanti legato ai fumi, nel breve termine e alle diossine nel lungo periodo. Sarebbe altresì auspicabile conoscere i valori IPA, di polveri sottili PM10 ed ultrasottili PM2,5, nonché le possibili zone di ricaduta.
Alla luce di quanto sopra si chiede di effettuare un confronto con le dosi massime giornaliere tollerabili sia con quelle ammissibili settimanali. La Legambiente del Longano nell’interesse delle comunità ricadenti nei comuni oggetto di tale evento rilevante di fornire alla scrivente e ai cittadini tutti i dati relativi alle diossine presenti negli alimenti e nell’acqua destinate ad uso umano ex- ante ed ex-post incendio e, inoltre la previsione di trasferibilità nel corpo umano dei livelli di diossina e dei composti classificati dall’IARC presenti nella frazione respirabile delle polveri e, infine, quale piano di controllo intende eseguire l’Asp e l’Arpa per monitorare l’ evoluzione nel tempo».
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