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Corse clandestine di cavalli: dalla Sicilia la denuncia dell'influencer animalista Rizzi

On. Emilio Borrelli (AVS): “Barbara tradizione fomentata da cosche mafiose. Mia interrogazione”.


L'ennesima gara clandestina a Catania, su una strada trafficata e con un alto rischio per l'incolumità degli animali e delle persone, con tanto di colpi da arma da fuoco. Fenomeno, questo, ultradecennale che spesso legato ad ambienti malavitosi.


La corsa si è svolta su una strada statale con fantini a bordo di calessi e con un corteo di scooter a seguire la gara. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Così l'animalista siciliano, Enrico Rizzi, ha segnalato la vicenda al deputato di “Alleanza Verdi e Sinistra”, Francesco Emilio Borrelli, che ha ferma l'intenzione di portarla in Parlamento. L'intenzione è quella di ottenere "procedure drastiche ed efficaci per fermare tale barbarie”. Rizzi ha anche pubblicato immagini video che mostrano l'accaduto.


“Sono anni che denunciamo il maltrattamento e lo sfruttamento degli animali, in qualsiasi ambito, – hanno dichiarato Borrelli e Rizzi - ma in un contesto come quello siciliano queste corse, oltre a essere una barbara tradizione illecita che tortura dei poveri cavalli, assumono dei contorni inquietanti. Si tratta, infatti, di un fenomeno direttamente legato alle cosche mafiose che, con questi eventi rimpinguano le proprie casse, grazie alle scommesse, e acquistano sempre più prestigio".

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