“Taormina ha tutte le potenzialità per far durare la stagione turistica almeno sino alla fine di dicembre. A sostenerlo il sindacalista Pancrazio Di Leo, della Fisascat Cisl Messina, secondo il quale, per arrivare a ciò sarebbero bastati alcuni investimenti ancorché, seppure la sua bellezza non teme le stagioni, i lavoratori stagionali invece si, perché si avviano verso la conclusione dei contratti che, se non prima, dovrebbero definirsi ad ottobre (secondo i dati Fisascat).
A questo punto, in direzione di arrivo ad una stagione importante e positiva come quella di quest’anno, si potrebbe parlare di un’occasione persa per non essersi organizzati ad allungare finalmente il periodo lavorativo.
In queste splendide serate dove l'autunno prende il posto dell'estate, cambiano i colori dei tramonti, la bellezza resta ma a causa del mancato prolungamento della stagione turistica, ciascun prezioso angolo di Taormina non potrà brillare di lavoro seppure, la perla dello Ionio ha tutte le carte in regola perché l’offerta turistica possa durare almeno sino alla fine di dicembre.
Pancrazio Di Leo, della Fisascat Cisl Messina, che ben conosce il territorio e le sue potenzialità, non smentisce le sue reiterate osservazioni sulla questione già ampiamente annunciata a marzo, che si ripete ancora e che si prospetta per le famiglie dei numerosi lavoratori del comparto turismo e commercio del primo polo turistico siciliano.
“Ci stiamo avviando alla chiusura di una stagione che è andata certamente bene e che ha segnato un rilancio del turismo dopo 2 anni di grande difficoltà - spiega Di Leo - ma, a questo punto, molti contratti finiranno al 31 ottobre e qualcun altro riuscirà a prolungare sino a dicembre. Si va verso un lungo inverno in cui i lavoratori avranno soltanto la Naspi, che finirà presto e non basterà per affrontare tutti questi mesi per mandare avanti le famiglie e fronteggiare il caro-vita con l'aumento delle bollette sul consumo di energia elettrica e del gas. Il taglio all'indennità di disoccupazione avvenuta con la riforma Naspi a suo tempo è una ferita aperta, che rimane e non ha trovato una soluzione risolutiva né in ambito nazionale né in quello regionale”.
Mentre la politica pensa alle elezioni, Di Leo guarda Taormina e il suo comprensorio dove ci sono migliaia di lavoratori stagionali che stanno andando incontro ad un lungo inverno in condizioni di difficoltà economica, con il caro vita e le bollette triplicate, e che, secondo il sindacalista, dovranno aspettare la Pasqua del 2023, se non oltre, per tornare a lavorare e portare uno stipendio a casa.
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