Discarica di Torretta, il Comune di Milazzo trasmette piano di bonifica da 15 milioni di euro

L’area che sorge tra la contrada milazzese di Bastione e il ponte Mela necessita di nuova dignità e di decoro urbano. Parliamo della Discarica di Torretta che si cerca di recuperare mediante un’azione burocratica del Comune di Milazzo, dopo cinque anni di “scaricabarile” tra i governi nazionale e regionale per il reperimento delle risorse opportune alla bonifica, senza che venga redatta alcuna pianificazione del lavoro. La gestione municipale ha determinato di farsi parte attiva e ha presentato alla Regione un progetto esecutivo predisposto dal Dirigente del Settore Ambiente e Territorio Fabio Marino, per acquisire il relativo finanziamento. Un progetto da 15 milioni di euro che è stato già trasmesso all’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità che nelle scorse settimane aveva pubblicato l’Avviso per la ricezione da parte degli enti locali delle proposte da ammettere alla procedura per l’utilizzo dei fondi PR Fesr Sicilia 2021/2027 che hanno come linea d’intervento proprio la bonifica dei siti contaminati.

Come promemoria, il Ministero della Transizione Ecologica ha chiarito due anni addietro, in commissione su interrogazione del deputato nazionale Alessio Villarosa che c'è stata una responsabilità della Regione siciliana per non aver inserito questo sito nei trentasei da candidare al finanziamento comunitario. Il parlamentare aveva chiesto all'epoca perché la discarica di Torretta non comparisse tra i “siti orfani” scelti per essere bonificati e finanziati, anche grazie ai fondi del PNRR nel Governo Conte.

 “L’intera area – si legge nella relazione di progetto – sarà oggetto di inerbimento mediante piantumazione di essenze arboree autoctone; lungo la costa sarà realizzata una discesa a mare nel rispetto di quanto previsto dal Pudm a completamento delle opere di bonifica effettuate”.“L’auspicio è poter ottenere queste risorse e dare attuazione ad un intervento non più rimandabile – afferma il sindaco Pippo Midili –. Il recupero ambientale dell’intera zona rappresenta la fine di avvenimenti causati negli anni 60/70, che nel 2019 le mareggiate eccezionali hanno rinvenuto. In questi anni c’è stato solo un tanto parlare, rassicurazioni da più parti ma nel concreto a parte il posizionamento di una rete metallica e la caratterizzazione dei rifiuti non si è fatto nulla. E ciò è inconcepibile, inaccettabile per una città turistica, per una città che è sede di Area marina protetta. Pur non essendo competenza del Comune, in quanto si tratta di aree demaniali, ci siamo attivati perché non è possibile continuare a convivere con questa situazione”.

di Tania Barbato