Emozioni e fragilità nel mediometraggio "Troppo Tardi" a San Filippo del Mela
- Maria Salomone
- 2 giorni fa
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Obiettivo: sensibilizzare al tema della violenza sulle donne. Un insieme di formazione, arte e crescita personale.
Ideato per veicolare la cultura del cambiamento nella percezione delle conseguenze della violenza di genere, "Troppo Tardi" è stato scritto, girato e interpretato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “E.Fermi” di San Filippo del Mela, in provincia di Messina. Alla guida degli studenti sanfilippesi il regista Federico Maio conVentitreesimastrada Studios.
È stato il "The screen Cinema" di Milazzo a mandare la prima proiezione pubblica del mediometraggio. Presente alla première un numeroso pubblico, oltre al sindaco, Giovanni Pino, ed al vicesindaco, Valentino Colosi, i quali hanno espresso elogi e riflessioni. Durante l'evento, Helga Corrao ha guidato il pubblico nel racconto e dato voce agli studenti, i veri protagonisti di questo percorso.
Per la realizzazione dell'opera sono stati impiegati i Fondi del Piano Nazionale “Cinema e Immagini per la Scuola”, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il progetto è volto ad introdurre il linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole di ogni ordine e grado, come strumento educativo.
Oggi, il Cinema si inserisce a pieno titolo come un linguaggio, alternativo a quello scritto e parlato e rappresenta un’arte che occupa un ruolo centrale nei processi di educazione, formazione e apprendimento.
“La scuola attraverso queste esperienze – afferma la prof.ssa Santa Bertino, responsabile del progetto - diventa una scuola presente, sensibile, empatica, data dalla capacità di sentire, confrontarsi, inventare insieme. Gli studenti hanno imparato ad ascoltare sé stessi e il prossimo e ad immedesimarsi in ciò che è altro da sé. È stata un’autentica emozione per tutti noi”.
Gli studenti, supervisionati dal regista Maio e dai collaboratori alla produzione, si sono divisi i ruoli cinematografici in base alle loro attitudini e si sono cimentati nella sceneggiatura, nella regia, nella recitazione, nella fotografia, nella fonica e nella produzione, portando a termine un prodotto di circa un’ora di cui sono anche i protagonisti, coinvolgendo docenti e personale scolastico.
"È attraverso piccoli esercizi di audio e video che hanno appreso anche tecniche di ripresa e l’uso della strumentazione tecnica professionale – ha spiegato il regista Maio -. I ragazzi fanno esperienza diretta del Cinema, girare un film suscita grande entusiasmo e fornisce stimoli e forti motivazioni.
Può rivelarsi un metodo efficace per favorire riflessioni e confronti su argomenti importanti, come quello della violenza sulle donne".
“Un film che ambientato nel luogo in cui gli alunni vivono quotidianamente, consente certamente loro di approfondire lo studio del territorio e di scoprirne la valenza anche culturale”, il v.s. Colosi.
“Una vera occasione di crescita per tutti, il sindaco Pino, una riflessione sulla cultura patriarcale all’interno della quale la violenza nasce e prospera una cultura diffusa che viene da lontano. Appartiene ancora al mondo che ci circonda, la respiriamo nelle case, nelle strade, nei luoghi di lavoro. Si può chiedere e ascoltare. Si può essere padri nuovi”.
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