Funzioni di polizia amministrativa: gli assessori siciliani vincono. Dopo 4 anni di battaglie, i comuni dell'Isola si allineano al resto d’Italia
- Marcella Ruggeri
- 5 set
- Tempo di lettura: 2 min
La Sicilia non è più un’eccezione. Con il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legislativo che attua l’art. 31, comma 4, dello Statuto siciliano, i Comuni dell’Isola potranno finalmente rilasciare in autonomia le autorizzazioni per spettacoli, manifestazioni pubbliche e attività similari, come già avviene in tutte le altre regioni italiane dal 1977.
Un traguardo storico che porta la firma della rete Re.A.C.T.S. – Rete degli Assessori alla Cultura, Turismo e Spettacolo dei Comuni siciliani, protagonista in questi anni di una battaglia civile e trasversale, portata avanti senza bandiere politiche ma con un’unica visione: garantire pari diritti ai territori siciliani e semplificare procedure che da decenni rappresentavano un vero e proprio labirinto burocratico.
Nel 2022 il Re.A.C.T.S. lanciava un appello al nuovo Governo e al Parlamento, chiedendo l’estensione delle semplificazioni introdotte dall’art. 38 bis della L. 120/2020.
Nel 2023 la Corte costituzionale confermava la legittimità del trasferimento delle funzioni agli enti locali, aprendo di fatto la strada al decreto attuativo.
Nel 2024 il Governo regionale Schifani approvava lo schema di decreto legislativo, oggi definitivamente adottato da Palazzo Chigi.
Il provvedimento, articolato in 5 articoli, chiarisce che il trasferimento non comporterà oneri aggiuntivi per i Comuni, trattandosi di competenze già gestite ordinariamente dal personale in servizio. Restano ferme le funzioni di vigilanza e controllo del Prefetto, con la possibilità di sospendere o annullare autorizzazioni per motivi di sicurezza pubblica.
«È un risultato che premia anni di impegno e che restituisce dignità ai nostri Comuni – dichiarano gli assessori della rete Re.A.C.T.S. –. Finalmente anche in Sicilia la cultura e lo spettacolo non saranno più ostaggio di trafile inutili che scoraggiavano amministratori, operatori e associazioni. Questo passaggio ci consente di guardare con più fiducia alle prossime stagioni culturali, puntando su una programmazione più libera, rapida e sicura».
Gli Assessori della rete ringraziano il Presidente Renato Schifani che, pur con qualche tempo in più, ha avuto il merito di portare a compimento un iter complesso, ereditato da anni precedenti e già avviato sotto la presidenza regionale passata. Una scelta di responsabilità che chiude definitivamente una vicenda storica e restituisce ai Comuni siciliani ciò che spettava loro da decenni.
Grande soddisfazione anche dall’ANCI Sicilia, che ha sottolineato come questa riforma rappresenti «una semplificazione attesa da decenni e una conquista per tutti gli enti locali siciliani».
Dopo anni di attese e di battaglie, oggi la Sicilia si riallinea al resto d’Italia.
Una vittoria della politica, ma soprattutto delle comunità locali che potranno finalmente programmare eventi e manifestazioni senza più zavorre burocratiche.








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