Oggi è la Giornata mondiale del teatro e per la seconda volta in Italia ci ritroviamo a celebrarla a sipari chiusi. Dal 1962 è la data scelta per celebrare le arti sceniche, quest’anno doveva coincidere con la riapertura delle sale, ma i teatri non riapriranno, se ne riparlerà a maggio forse! Online ci sarà sicuramente l’occasione per dar voce a una delle categorie più penalizzate dalla pandemia.
Il regista Vinicio Marchioni in un’intervista all’ANSA riflette sull’emergenza Covid: "Il teatro e lo spettacolo dal vivo sono i più colpiti dalla crisi in Italia. Altri settori, un po' hanno lavorato, un po' sono stati sostenuti. Di noi neanche si parla, ma le famiglie degli attori hanno superato la soglia dell'emergenza". Evidentemente "in Italia la cultura è in fondo alla classifica delle priorità, nonostante sia il Paese con il patrimonio artistico più ricco al mondo. E poi si pensa che il teatro non smuova economia. Non c'è niente di più sbagliato. Per la tournée de I soliti ignoti, che è stata interrotta dal lockdown, avevamo 50 date: davamo da mangiare a 10-15 famiglie, senza parlare di tecnici, service, scenografie e costumi. Capisco che un concerto di Vasco Rossi con 250 mila spettatori oggi crei problemi. Ma un teatro da 1000 posti, ridotti a 250, con tutti gli spettatori controllati, no. Non avere un progetto, un piano, a questo punto mi sembra vergognoso".
"Dobbiamo renderci conto che siamo indietro di 40 anni rispetto all'Europa e al mondo. Dal primo lockdown stiamo ancora dibattendo sullo streaming teatrale, quando in Inghilterra è risolto da almeno cinque anni. Il National Theatre ha una sua app con cui vedere, a pagamento, gli spettacoli di repertorio, mentre in sala si continua a produrre. E non è che il pubblico vada meno in sala, anzi. In Italia siamo così indietro che se chiedi di riprendere uno spettacolo ti pongono mille ostacoli. Lo dobbiamo capire, anche perché, dopo l'ultimo anno e mezzo, se non ci aggiorniamo, non so come potremo convincere le nuove generazioni che il teatro è un luogo meraviglioso da frequentare".
Il suo primo docufilm da regista, "Il terremoto di Vanja, alla ricerca di Cechov", debutta oggi su Nexo+.
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