Buona presenza di pubblico per il primo evento di presentazione del libro dello scrittore di origini siciliane, Sebastiano Arcoraci, dal titolo geograficamente dichiarato: "Rosso in Sicilia". In sala, molti amici ma anche appassionati di lettura e giornalisti.
La sede, l’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci di Milazzo, non è stata *una scelta a caso' ma una preferenza fortemente voluta dall'autore: "Ho scelto una scuola come simbolo del sapere e della formazione giovanile. La scuola come fucina della futura nostra classe dirigente. La scuola per sviluppare nei giovani il loro senso critico, per comprendere meglio e guidare i nuovi enormi processi di cambiamento in atto*.
Il libro, l'ottavo in ordine di uscita di Sebastiano Arcoraci è un affresco della Sicilia, regione che lo scrittore porta nel cuore da sempre, nelle battute così come nei valori che lo scrittore ha in sé e applica nella vita quotidiana e sul lavoro e che sono elementi immancabili nelle parole e che compongono i suoi capolavori letterari.
Nel corso della presentazione di "Rosso in Sicilia", si è parlato di mafia, etichetta affibbiata ai siciliani e che i siciliani si portano addosso; concetto radicato nel pensiero comune e, da che mondo è mondo, incardinato in chi la Sicilia non la conosce o la conosce troppo poco. Quella prospettata ieri è stata una visione vivace dell'Isola e dei suoi abitanti di cui - tra pregi e difetti - si è tracciato il profilo vero e speciale.
Di alto livello culturale, analitico e storico, il dibattito si è rivelato appassionante con i presenti in sala che si sono cimentati in domande e interazioni con l'autore. Infine, tutti al firma copie per regalare, o regalarsi, una copia di "Rosso in Sicilia" e ricevere dall'autore dedica e autografo.
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