De Luca: “mi costituisco parte civile contro la mala gestio”
Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera e candidato alla presidenza della Regione Siciliana commenta la notizia del rinvio a giudizio dell'assessore regionale Razza invitando quest’ultimo alle dimissioni, perché rinviato a giudizio per la manomissione dei dati sanitari, nel corso dell’ondata di contagi da COVID 19 scatenatasi tra la fine del 2020 e i primi tre mesi del 2021, che fece avviare dallo stesso De Luca come Sindaco di Messina e Prima autorità sanitaria locale, tavoli di confronto con i rappresentati delle strutture sanitarie pubbliche cittadine per comprendere quali e quanti posti in terapia intensiva Covid fossero disponibili. Lo stesso in un comunicato riferendosi che nell’ottobre 2020 a Messina e provincia c’erano solo 11 posti di T.I. covid disponibili e veniva fuori la vicenda dei posti letto fantasma di Barcellona P.G., ha sottolineato di essersi dibattuto contro il muro dell’omertà sanitaria regionale, che negava i dati, si rifiutava di fornirli o li forniva in mondo incompleto e imparziale.
“ Per tutto questo, quando oggi ho appreso che l’Assessore Razza ha ricevuto la notifica del decreto di rinvio a giudizio e che lo stesso Assessore ha già dichiarato che farà istanza per accedere al rito abbreviato alla udienza dibattimentale che è già stata fissata per il prossimo 10 novembre, - ha affermato De Luca- ho deciso che a quella udienza ci sarò pure io, e chiederò al Tribunale di ammettere la mia costituzione di parte civile. Anche io sono parte lesa in questo processo: come ex Sindaco di Messina che ha denunciato le inefficienze del sistema sanitario regionale presentando ben 4 esposti all’Autorità Giudiziaria, ma ancor di più come siciliano che ha dovuto subire lo scempio di un sistema sanitario che invece di preoccuparsi di fornire le cure e l’assistenza al suo popolo, giocava con i dati, “spalmava i morti”, minacciava querele e ordiva complotti contro De Luca, reo di difendere i siciliani e di volere porre fine alla mala gestio della politica dei gattopardi siciliani che pensano solo a se stessi ed alla loro poltrona, anche a discapito dei morti di Covid”.
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