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Messina Social City: ritardi negli stipendi. Libero Gioveni (Fdi): "Si faccia chiarezza"


di Maria Salomone


Sul tema caldo della scarsa puntualità degli stipendi dei dipendenti dell’azienda speciale Messina Social City a saltare giù dalla sedia è il consigliere comunale capogruppo di FdI, Libero Gioveni, che nella nota a sua firma si appella alla garanzia prevista dall’art. 8 comma 2 del contratto di servizio dell’azienda speciale approvato dal Consiglio Comunale. È proprio lui a chiedere spiegazioni dell’accaduto evidenziando un elemento che era stato inserito nel contratto di servizio che regolamenta i rapporti fra Comune e la Messina social city proprio a tutela dei lavoratori.

“Ricordo che in Aula il 9 agosto 2022 quando abbiamo approvato il contratto di servizio – spiega Gioveni – emerse durante il dibattito proprio la necessità di garantire liquidità all’azienda negli ultimi mesi dell’anno, ed è per questo che per scongiurare ciò che sta avvenendo in questi giorni venne inserito il comma 2, proprio per giustificare eventuali anticipazioni di tesoreria da parte del Comune.

Di chi è pertanto la responsabilità di questi nuovi ritardi? – si chiede il consigliere.

Cosa è accaduto visto che il giorno per il pagamento degli stipendi è previsto per il 10 di ogni mese e ci ritroviamo già al 17 ottobre con i conti correnti del personale ancora all’asciutto?

Al netto dei diritti sacrosanti dei lavoratori – insiste preoccupato l’esponente di FdI – ciò che temo di più continuando con questo stato di cose è una possibile ripercussione sui servizi che ricordo essere rivolti ai soggetti più fragili della nostra comunità.

E dire che non meno di tre giorni fa – conclude Gioveni – ho voluto riprendere la questione contrattuale del personale che ancora è legata a quella delle cooperative, ma è di tutta evidenza che, nelle more di definire questo importante percorso amministrativo che porti i lavoratori a sottoscrivere il contratto degli enti locali, si deve anzitutto garantire mensilmente al personale una puntuale retribuzione per non rischiare disservizi di qualsivoglia natura in un settore delicato e complesso come quello dei servizi sociali”.


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